Era maggio del 2014. Ero venuta a trovarti nella tua meravigliosa campagna, che io amo tanto, ricordi? Io che sono nata in una città di mare, circondata dal Carso, ma sin da piccola adoro la campagna e la montagna d’estate.
Era notte, ma faceva caldo. Prendendomi per mano mi portasti lungo un sentiero che conduceva in un posto speciale, dicesti. Io non amo affatto girare al buio, se non per casa mia, perché non vedo dove metto i piedi, ma il tuo passo era sicuro quindi, seppur incerta, ti seguii curiosa.
D’un tratto ti fermasti. Erravamo arrivati. A stento, visto che la notte era stellata, riconobbi il luogo; ci eravamo già stati alcune volte, ma in pieno giorno, con la luce del sole, caspita!
Una volta avevamo visto un cane accaldato allontanarsi dal padrone e correre nel fontanile a farsi una nuotata. Così quello era diventato il posto “dove avevamo visto il cane fare il bagno”. Io ho una certa difficoltà a focalizzare mentalmente i luoghi all’aperto.
Un’altra volta avevamo osservato delle libellule che giocavano a nascondino tra rami ancora parzialmente spogli. Sembravano danzare nell’aria come fatine colorate. Che meraviglia.
Ma quella sera di maggio, si udivano le rane gracidare, vicinissime a noi eppure impavide, quando, d’improvviso, ne apparve una, poi un’altra e un’altra ancora e in breve... furono migliaia, migliaia di diamanti luminosi a creare un’atmosfera magica, fiabesca. L’emozione era incontenibile. Non avevo mai assistito a uno spettacolo del genere, indescrivibili le sensazioni che si accavallavano nel cuore scalpitante: stupore, gioia, amore. Amore per la Natura, per te, per la vita. Amore e gratitudine.
Mi invitasti a cercare di prenderne una, ma non era mica facile, sgusciavano fra le dita con la loro fatata scia luminosa.
Infine una, una soltanto, riuscii a racchiudere delicatamente fra le mani e la piccola lucciola, forse spaventata, smise di brillare. La lasciai subito libera di tornare dalle sue compagne a illuminare l’incanto di quel momento, mentre correvo ad abbracciarti per sentire il tuo cuore pulsare assieme al mio. Mi avevi regalato un momento radioso, una piccola, immensa gioia, e le piccole gioie hanno un valore inestimabile.
Comunque, nel mio cuore, quei minuscoli esseri volanti che lucevano nelle notti a primavera inoltrata, sarebbero sempre stati i miei “diamanti maggiolini”.
Era notte, ma faceva caldo. Prendendomi per mano mi portasti lungo un sentiero che conduceva in un posto speciale, dicesti. Io non amo affatto girare al buio, se non per casa mia, perché non vedo dove metto i piedi, ma il tuo passo era sicuro quindi, seppur incerta, ti seguii curiosa.
D’un tratto ti fermasti. Erravamo arrivati. A stento, visto che la notte era stellata, riconobbi il luogo; ci eravamo già stati alcune volte, ma in pieno giorno, con la luce del sole, caspita!
Una volta avevamo visto un cane accaldato allontanarsi dal padrone e correre nel fontanile a farsi una nuotata. Così quello era diventato il posto “dove avevamo visto il cane fare il bagno”. Io ho una certa difficoltà a focalizzare mentalmente i luoghi all’aperto.
Un’altra volta avevamo osservato delle libellule che giocavano a nascondino tra rami ancora parzialmente spogli. Sembravano danzare nell’aria come fatine colorate. Che meraviglia.
Ma quella sera di maggio, si udivano le rane gracidare, vicinissime a noi eppure impavide, quando, d’improvviso, ne apparve una, poi un’altra e un’altra ancora e in breve... furono migliaia, migliaia di diamanti luminosi a creare un’atmosfera magica, fiabesca. L’emozione era incontenibile. Non avevo mai assistito a uno spettacolo del genere, indescrivibili le sensazioni che si accavallavano nel cuore scalpitante: stupore, gioia, amore. Amore per la Natura, per te, per la vita. Amore e gratitudine.
Mi invitasti a cercare di prenderne una, ma non era mica facile, sgusciavano fra le dita con la loro fatata scia luminosa.
Infine una, una soltanto, riuscii a racchiudere delicatamente fra le mani e la piccola lucciola, forse spaventata, smise di brillare. La lasciai subito libera di tornare dalle sue compagne a illuminare l’incanto di quel momento, mentre correvo ad abbracciarti per sentire il tuo cuore pulsare assieme al mio. Mi avevi regalato un momento radioso, una piccola, immensa gioia, e le piccole gioie hanno un valore inestimabile.
Comunque, nel mio cuore, quei minuscoli esseri volanti che lucevano nelle notti a primavera inoltrata, sarebbero sempre stati i miei “diamanti maggiolini”.
Grazie, Stefano!:)
Nota: il fontanile cui mi riferisco è il Broletto.
Trieste, 3 aprile 2022
Marina Assanti
Opera scritta il 15/05/2022 - 07:22
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Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Grazie del bel commento Anna Rossi,
ciao,
Marina
ciao,
Marina
Marina Assanti 17/05/2022 - 09:57
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Teneri ricordi che diventano monili preziosi da conservare con cura...ciao Marina
Anna Rossi 17/05/2022 - 03:19
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Un abbraccio a te, carissima poetessa
Marina Assanti 16/05/2022 - 16:57
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Si sempre avanti...grazie!!un abbraccio!!
Anna Cenni 16/05/2022 - 16:44
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Grazie, Rosa, gentilissima
Marina Assanti 16/05/2022 - 14:16
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Teneri ricordi che perdurano nel tempo.
Rosa Andrei 16/05/2022 - 13:53
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Bellissima la frase di Gibran,
quanta poesia!
Grazie, Mirko!
quanta poesia!
Grazie, Mirko!
Marina Assanti 16/05/2022 - 08:12
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Laddove si china la notte il cielo si fa prato, con le stelle che si tramutano in lucciole (Khalil Gibran)
Mirko D. Mastro 16/05/2022 - 05:03
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Che analisi profonda e accurata, Jean.
E' stato un momento davvero magico per me, che tanto amo la Natura, Madre Natura, ma vivo in città, pur vicina al mare.
Maggio, la notte, lo scorrere dell'acqua, le rane... e quella meraviglia fiabesca...
Grazie di cuore, mi fanno tanto piacere queste tue parole.
A presto rileggerci, ciao, buona serata
E' stato un momento davvero magico per me, che tanto amo la Natura, Madre Natura, ma vivo in città, pur vicina al mare.
Maggio, la notte, lo scorrere dell'acqua, le rane... e quella meraviglia fiabesca...
Grazie di cuore, mi fanno tanto piacere queste tue parole.
A presto rileggerci, ciao, buona serata
Marina Assanti 15/05/2022 - 19:39
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A volte maggio entra nelle nostro storie personali con un alone di ricordi colmi d'amore e malinconia, chissà forse nella campagna maggio si esprime come il fulgore della rinascita. Il racconto passa attraverso l'introspettiva visione dal panorama familiare del mare a quello bucolico della compagna e il narrato ci conduce alla visione totale dei luoghi e dei sentimenti e di sentimenti ce ne sono tantissimi e tutti trasmessi con grande dolcezza e amore. Il costrutto grammaticale consente una scrittura scorrevole e il lettore ne gode appieno. Tutte le sensazioni, le emozioni della natura appaiono legate ai ricordi e alle sensazioni personali che esplodono nel canto della primavera all'unisono. A presto leggerti cara Marina
Jean C. G. 15/05/2022 - 19:25
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Grazie di cuore, Genè, per la condivisione e l'apprezzamento
Marina Assanti 15/05/2022 - 11:37
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Emozioni condivise in un ambiente speciale e raro, illuminato da tante piccole lucciole che danzano donandovi il benvenuto, atmosfera favoleggiante e delicata, da custodire nel tempo, bellissima, complimenti Marina.
genoveffa genè frau 15/05/2022 - 11:10
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Grazie infinite Maria Luisa per quanto mi scrivi e condivido pienamente.
Appena posso, vado a cercare le tue lucciole.
Bisogna condividere quanto c'è di bello e ci dona la Natura.
Ciao
Appena posso, vado a cercare le tue lucciole.
Bisogna condividere quanto c'è di bello e ci dona la Natura.
Ciao
Marina Assanti 15/05/2022 - 10:54
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Tanti bei ricordi associati alle lucciole che anch'io adoro (che purtroppo in alcuni posti a causa dell'uso dei pesticidi stanno scomparendo) ed amo in un'atmosfera quasi fiabesca. Grazia di aver condiviso.
Giusto nel 2020 di maggio ho anch'io pubblicato qui su OS un racconto sulle lucciole.
Sono animaletti troppo belli!
Imperdibili!!
Giusto nel 2020 di maggio ho anch'io pubblicato qui su OS un racconto sulle lucciole.
Sono animaletti troppo belli!
Imperdibili!!
Maria Luisa Bandiera 15/05/2022 - 10:50
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Mario, questo tuo commento è molto prezioso per me.
Un grazie di cuore, poeta!
Un grazie di cuore, poeta!
Marina Assanti 15/05/2022 - 10:24
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Anna cara, è vero, son quasi scomparse, purtroppo. Ma per me è stata la prima volta che le vedevo e mi è sembrato di vivere in una favola.
Grazie, Grazie, Grazie di cuore,
dolce sorella di poesia!
Un abbraccio radioso a te
Grazie, Grazie, Grazie di cuore,
dolce sorella di poesia!
Un abbraccio radioso a te
Marina Assanti 15/05/2022 - 10:22
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Racconto pieno di meravigliosa atmosfera
e indimenticabili emozioni, scritto in modo impeccabile.
e indimenticabili emozioni, scritto in modo impeccabile.
mario Righi 15/05/2022 - 09:40
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Che dire? Difronte a ciò che hai scritto, bisognerebbe rimanere in silenzio con le lacrime agli occhi!!Stupenda!! Poi parla di lucciole, che io adoro,ma ora son quasi scomparse!!un abbraccio luminoso poetessa sorella!!
Anna Cenni 15/05/2022 - 08:55
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