Anni quanto Lui io recai
quando non so come mi alienai
contezza ebbi che nell’altra vita
la storia terrena è invertita.
quando non so come mi alienai
contezza ebbi che nell’altra vita
la storia terrena è invertita.
Gioii nel vedere alto assurgere
le anime di quelli ch’eran ultimi
ire a braccetto li vidi coi beati
non più derisi né emarginati.
All’altro sommo poi volli andare
passando dal fulgore all’abisso
ove il prezzo del castigo è eterno
addentro le fiamme dell’inferno.
Mi sporsi pure dal quarto girone
per scorgere i prodighi e gli avari
stimai i pesi e degli insulti la misura
giudicai dal viso l’odio e la paura.
Edotto fui infine del mio Avo
più di cent’anni fa volato via
Lui che parlava solo con la luna
a donne e vino spese la fortuna.

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Voto: | su 6 votanti |
Commenti
"Intanto voce fu per me udita:
"Onorate l'altissimo poeta;
l'ombra sua torna, ch'era dipartita"...
Dante Alighieri -
Poema splendido! Complimenti!

"Onorate l'altissimo poeta;
l'ombra sua torna, ch'era dipartita"...
Dante Alighieri -
Poema splendido! Complimenti!



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Un cammino irto e Dantesco colmo di significato e originale come dice mare blu, in fine stupendo. Complimenti!





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Un testo davvero con i fiocchi. Molto apprezzato e piaciuto. Complimenti meritatissimi.






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Molto originale la forma della tua poesia. L'originalità è un pregio. Grazie!


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Waw Francesco, ti sei superato, fantastica scrittura, uno stile e contenuto profondissimo!! I miei più grandi complimenti!





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Che scrittura elegante e raffinata!
Interessante il contenuto e apprezzatissima la forma. Complimenti, Francesco, ciao

Interessante il contenuto e apprezzatissima la forma. Complimenti, Francesco, ciao




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