Sulla ellittica
di un pensiero fuggente
ancheggia solinga
la melanconia.
di un pensiero fuggente
ancheggia solinga
la melanconia.
Io la scorgo e la invito
per un giro di tango
mulino le gambe
dopo un po’ la respingo
ma lei è contenta
di lasciare la festa
mi porge la mano
e non mi contesta.
Per le vie del centro
c’è caldo e rumore
mi guarda negli occhi
e mi chiede un favore:
portami a casa
son confusa ed ho sonno
odio l’estate
prediligo l’autunno.
Indossa una veste
di merletto e chiffon
in testa un cappello
colore cammello
tra le mani una rosa
del tempo che fu
che al fruire del tempo
è virata nel blu.
Opera scritta il 31/07/2023 - 19:20
Letta n.348 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
La melanconia a volte attende da dietro un angolo per farsi sentire, molto musicale.
Apprezzata.
Apprezzata.
Maria Luisa Bandiera 01/08/2023 - 14:46
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La melanconia sarebbe meglio non invitarla, ma lei non aspetta l'invito e si presenta vestendo i panni di chi si ama o si è amato, leggiadra come i tuoi dolcissimi versi. Ciao
santa scardino 01/08/2023 - 11:44
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Vira sempre nel blu ciò che attende nel cielo. Delicata come una rosa, leggiadra come è sempre melanconia!!
Anna Cenni 01/08/2023 - 11:43
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Leggiadra melanconia che fa ricordare mentre il cielo si dipinge e libera la mente dai pensieri invadenti. Stile splendido e musicale. Complimenti. Un caro saluto
MARIA ANGELA CAROSIA 01/08/2023 - 08:50
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