Se il fare opulento del creso
ostenta grandigia
nei tegumenti avvizziti
implode il respiro.
ostenta grandigia
nei tegumenti avvizziti
implode il respiro.
Passati son gli anni
dispersi dal vento d’inverno
primavere obliate
nel limbo dei giorni.
Rimiro la risacca del mare
ove pescavano i sogni
ma il vento aggroviglia i pensieri
che non hanno più voce.
Sotto cieli di carta
disegno tramonti bruciati
poi scavalco i confini dell’ovvio
e ritrovo la via.
Opera scritta il 05/08/2023 - 19:39
Letta n.349 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Questa tua fa davvero sognare, l'ultima strofa è meravigliosa.Complimenti davvero.
santa scardino 07/08/2023 - 22:46
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Piaciuta, un saluto
Mary L 06/08/2023 - 17:37
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Bravo per il tuo componimento dove hai usato immagini poetiche facendo riflettere chi ti legge.
Zio Frank Storie del gufo 06/08/2023 - 11:46
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Come un onda mi culla, molto bella davvero, complimenti!!
Anna Cenni 06/08/2023 - 08:06
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Piaciuta e apprezzata.
Maria Luisa Bandiera 06/08/2023 - 07:45
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