Dentro lo spazio avvolgente
del tramonto
un commisto di gaiezza e mestizia
mi viene a trovare.
mentre blandisco i pensieri
turbati dal disarmonico concerto
del tramestio di gente
in perenne convivio
sul palcoscenico della farsa.
del tramonto
un commisto di gaiezza e mestizia
mi viene a trovare.
mentre blandisco i pensieri
turbati dal disarmonico concerto
del tramestio di gente
in perenne convivio
sul palcoscenico della farsa.
Nel lasso che va
tra un fracasso ed un clamore
dilato il tempo all’infinito
per avvertirmi profeta di sventure
e padrone delle mie sicumere
mentre alacre e silente
il tarlo della menzogna
corrode dalle fondamenta
il fragile ceppo della verità.
Opera scritta il 18/10/2023 - 17:23
Letta n.318 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Una dissolvenza particolare, complimenti
Mary L 19/10/2023 - 19:15
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Una poesia complessa, ben articolata e con significati plurimi che potrebbero andare dall'intimo al collettivo. La metafora del tarlo della falsità che corrode il ceppo della verità è magistrale.
Mino Colosio 19/10/2023 - 07:23
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Splendido modo di raccontare una dissolvenza molto particolare, se il tarlo della menzogna corrode dall'interno la verità, lei più forte edificherà. Complimenti bellissima
Margherita Pisano 18/10/2023 - 22:11
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Qui dentro c'è veramente tanta roba!!Il teatro del 600 avrebbe molti spettatori,e di questo ringrazio te ..di ricordarlo!!
Anna Cenni 18/10/2023 - 19:20
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Bellissimo il modo con cui rendi tangibile il concetto di questa dissolvenza...dentro lo spazio avvolgente del tramonto. Molto bella complimenti.
santa scardino 18/10/2023 - 19:06
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