Mi son fermato infine
nell’inutile corsa
verso me stesso.
Ora l’anima attendo
che forse stanca
s’è arresa
oppure
dietro è rimasta
non potendo
seguir
orme pesante.
Il mio corpo
è guscio di lumaca
consunto,
albero
senza radici
che vacilla e trema
alle insidie del tempo.
E laggiú una luce
invita all’attesa.
nell’inutile corsa
verso me stesso.
Ora l’anima attendo
che forse stanca
s’è arresa
oppure
dietro è rimasta
non potendo
seguir
orme pesante.
Il mio corpo
è guscio di lumaca
consunto,
albero
senza radici
che vacilla e trema
alle insidie del tempo.
E laggiú una luce
invita all’attesa.
Opera scritta il 08/12/2023 - 18:05
Letta n.257 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Una poesia molto bella e profonda
MARIA ANGELA CAROSIA 09/12/2023 - 08:49
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Bellissima poesia e bellissima chiusa!
Maria Luisa Bandiera 09/12/2023 - 07:43
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