Sempre piü fitta
è la schiera
di chi intrecció
la vita con la
ed ora non ritrovo
se non per caso
nel penoso vagar
della memoria.
Io avverto
senza veder la luce
già finita
e un inventario
appronto
delle cose piú care.
Ma poco importa
ciò che posso
donare
a chi d’amor
non si nutrre
e pensoso
m’immergo
nel mio giardino
d’ombre.
è la schiera
di chi intrecció
la vita con la
ed ora non ritrovo
se non per caso
nel penoso vagar
della memoria.
Io avverto
senza veder la luce
già finita
e un inventario
appronto
delle cose piú care.
Ma poco importa
ciò che posso
donare
a chi d’amor
non si nutrre
e pensoso
m’immergo
nel mio giardino
d’ombre.
Opera scritta il 23/01/2024 - 13:34
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Commenti
Sempre molto belle e significative le tue poesie Adriano. Un caro saluto con stima e affetto
Margherita Pisano 23/01/2024 - 19:14
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Veramente...stupenda!!
Anna Cenni 23/01/2024 - 18:37
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