Ambirei prillar sui rami
come agilmente fa l’orango
e non esser prigioniero
del mio rango.
come agilmente fa l’orango
e non esser prigioniero
del mio rango.
Vorrei fare
scientemente e razionale
quello che fa nella foresta
un animale
Ovvero:
crogiolarmi le palle al sole
in un campo di papaveri e viole.
Invece mi costringo
a dir che son moderno
a disquisir di frizzi di lazzi
e sul governo
a sopportar finanche
e ancor di più
le ciarle tra la gente ed in tivù.
Opera scritta il 01/02/2024 - 16:11Letta n.351 volte.
Voto: | su 5 votanti |
Commenti
la tua poesia dona una sensazione di protesta ai limiiti che ostacolano la lubertà. Molto piaciuta. Buona domenica 
mare blu 
04/02/2024 - 14:40 --------------------------------------
Sentirsi liberi come animali, un desiderio di libertà, complimenti
Mary L 03/02/2024 - 21:03 --------------------------------------
Bella poesia, che esprime un desiderio di libertà e naturalezza
MARIA ANGELA CAROSIA 03/02/2024 - 11:13 --------------------------------------
Esatto. Bravo Francesco. Hai descritto benissimo questa "Epoca del Nulla"
Piccolo Fiore 02/02/2024 - 19:46 --------------------------------------
Un'osservazione veramente degna di lode. Degli animali ciò che invidiamo è la loro assoluta libertà. Tutto questo espresso poeticamente in versi. Complimenti
santa scardino 02/02/2024 - 14:12 --------------------------------------
Carissimo Francesco,una veduta d'insieme che faccio mia.La chiusa, un tocco di classe. 
Francesco Rossi 02/02/2024 - 10:59 --------------------------------------
Bravo francesco Bellissima! l'ultima strofa mi è piaciuta tantissimo.
Francesco Cau 01/02/2024 - 21:26 --------------------------------------
Ci vuole coraggio, è facile e semplice lasciarsi andare, anche se poi tutto ti andrà storto, provaci, lascia che tu..vada dove credi meglio che sia!
Anna Cenni 01/02/2024 - 20:53 --------------------------------------
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