Volendo
potrei facilmente uscire
da questa siffatta condizione
basterebbe
che mi affrancassi dalla spinta
che suadente
agisce dentro me.
potrei facilmente uscire
da questa siffatta condizione
basterebbe
che mi affrancassi dalla spinta
che suadente
agisce dentro me.
Basterebbe
che avessi a cure il panfilo
e non il mare
sognassi l’astronave
e non la luna
che non amassi il sole
ma la caldura
onde scurir la pelle per vanità.
E se questo
bastevole non fosse
potrei sommare la mondanità
i viaggi affollati
le cene organizzate
per sussidiare chi blatererà.
Ed invece … io resto qui
dentro l’incanto
dal vento avvinto
con lei accanto
che in sogni stracolmi m’induce
e con voce fioca mi dice:
si è fatto tardi … ti prego
smorza quella luce.
Opera scritta il 21/02/2024 - 16:15
Letta n.288 volte.
Voto: | su 7 votanti |
Commenti
Molto bella la tua poesia Molto piaciuta, specialmente la chiusa. Cari saluti
mare blu 25/02/2024 - 21:20
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Le prime strofe inneggiano alla speranza, l'ultima è:una spada nel cuore. Stupendamente commovente.
santa scardino 22/02/2024 - 17:08
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Molto originale, e con una chiusa da libro giallo.
Anna Cenni 22/02/2024 - 16:05
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Bello vivere nei sogni
Mary L 22/02/2024 - 15:21
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Vivendo tra i sogni, nella penombra e nella luce, si evita di peccare di vanità, che si disprezza. Bellissima
MARIA ANGELA CAROSIA 22/02/2024 - 15:06
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Bellissima poesia.
Francesco Rossi 22/02/2024 - 10:00
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Non c’è abbastanza buio in tutto l’universo da spegnere la luce di una sola candela. (Fannie Flagg)
Francesco Cau 21/02/2024 - 18:06
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