Leggiadra terra mia a primavera
da questa altura l’occhio volge al mare
Il sole punge e mi crogiola
Il vento insiste e vellica la pelle
l’acqua del tuo ventre mi ristora.
da questa altura l’occhio volge al mare
Il sole punge e mi crogiola
Il vento insiste e vellica la pelle
l’acqua del tuo ventre mi ristora.
Di fioritura gli alberi han le fronde
l’ulivo il melograno il pesco il melo
le arance i mandarini ed i limoni
assieme al fico il nespolo il corbezzolo
han cuore grato a te che li hai svezzati.
A secchiate Il sole sparge la caldura
su melanzane cavoli e piselli
pepi pomidori e cetrioli
finocchi zucchine e cavolfiori
meloni rossi fave e cipolline
patate di spunta che … a quanto pare
d’ora in poi già potrò vangare.
Ubertosa terra di collina
coi tuoi sentieri ampi e sinuosi
adornata di profumi e di colori
là … dove sorge il sole
distendo le mie membra e mi consolo.
Opera scritta il 21/05/2024 - 15:00
Letta n.270 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Armonia e bellezza le cifre stilistiche accompagnate da un'ottima capacità di espressione poetica. Letta con gran piacere, molto bella.
Francesco Rossi 21/05/2024 - 20:33
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È proprio primavera!! Bella davvero!!
Anna Cenni 21/05/2024 - 17:50
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Vivere in modo genuino e semplice, lontano dai problemi e dalle preoccupazioni inutili, può portare a una vera felicità e soddisfazione. Bellissima poesia. Complimenti di cuore, anche per lo stile, davvero scorrevole
MARIA ANGELA CAROSIA 21/05/2024 - 16:27
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