Mossi, da un soffio che non muta
danzano le fronde, alla mia veduta
lungo il viale
col mio fare lento
osservo le foglie, al trastullar del vento.
danzano le fronde, alla mia veduta
lungo il viale
col mio fare lento
osservo le foglie, al trastullar del vento.
Dintorno è tutto un placido bisbiglio
di passeri e di chiome
per osannare i frutti della terra
che insieme al pane
e il vino
son l’uniche cibarie
forieri di letizia e di beltà.
Ascolto la grandezza del richiamo
tra sciami di echi e di memorie
intenti a convertire in cicatrici
i solchi profondi della vita.
Opera scritta il 08/08/2024 - 09:17
Letta n.199 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Molto bella, nel significato e con alcune rime originali, non scontate.
Mino Colosio 10/08/2024 - 14:34
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FRANCESCO....sei sempre un grande....bellissima poe.
mirella narducci 10/08/2024 - 10:33
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Una splendida lirica e altrettanto stupenda la quartina di chiusura relativa alla vita.
Maria Luisa Bandiera 08/08/2024 - 16:08
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Molto bella, musicale, mi è proprio piaciuta.
Anna Cenni 08/08/2024 - 15:27
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