La carezza di un’altra solitudine
Fu proprio a settembre che mi parlarono di te... o, credo, fosse un po' prima.
Mi telefonò Adriano da Piove di Sacco, dall’ultima cabina risparmiata dal progresso.
Ricordo con simpatia che dovette richiamarmi tre volte, o forse furono quattro: continuava a terminare le monete e a cercarle nel fondo della tasca.
Mi chiamò che si faceva sera per propormi un posto in Redazione al sito OggiScrivo; iniziativa che seppi solo poi, partì proprio da te che necessitavi di un supporto per gestire dietro le quinte tutte le incombenze che un salotto letterario cela sotto i suoi tappeti.
E ricordo con piacere quando cercasti di spiegarmi perché proponesti proprio il mio nome.
Da allora siamo cambiati inevitabilmente un po’ tutti… Adriano, che chattava dalla sua panchina fronte mare a Chioggia o inviava mail con disposizioni tecniche durante le sue passeggiate sul lungomare di Sottomarina, si è via via defilato. Colto dall’inesorabile vento dell’età che, nonostante tutto, non ha tuttora preso il sopravvento sul suo desiderio di far poetare.
Fu ancora verso settembre che mi parlarono di un’esperienza da ghost-writer dalla Francia, o forse dal Piemonte. Non ricordo, quel che ricordo sono i nostri scambi di testi con le relative revisioni e le annotazioni in calce.
Mi accompagna, assieme alla carezza che sanno avere i pensieri sul finale, la tua prosa anche adesso che mangio, solo.
Mi telefonò Adriano da Piove di Sacco, dall’ultima cabina risparmiata dal progresso.
Ricordo con simpatia che dovette richiamarmi tre volte, o forse furono quattro: continuava a terminare le monete e a cercarle nel fondo della tasca.
Mi chiamò che si faceva sera per propormi un posto in Redazione al sito OggiScrivo; iniziativa che seppi solo poi, partì proprio da te che necessitavi di un supporto per gestire dietro le quinte tutte le incombenze che un salotto letterario cela sotto i suoi tappeti.
E ricordo con piacere quando cercasti di spiegarmi perché proponesti proprio il mio nome.
Da allora siamo cambiati inevitabilmente un po’ tutti… Adriano, che chattava dalla sua panchina fronte mare a Chioggia o inviava mail con disposizioni tecniche durante le sue passeggiate sul lungomare di Sottomarina, si è via via defilato. Colto dall’inesorabile vento dell’età che, nonostante tutto, non ha tuttora preso il sopravvento sul suo desiderio di far poetare.
Fu ancora verso settembre che mi parlarono di un’esperienza da ghost-writer dalla Francia, o forse dal Piemonte. Non ricordo, quel che ricordo sono i nostri scambi di testi con le relative revisioni e le annotazioni in calce.
Mi accompagna, assieme alla carezza che sanno avere i pensieri sul finale, la tua prosa anche adesso che mangio, solo.
(Il tordo e sotto, i tasti di una Lettera 22)
Opera scritta il 04/09/2024 - 11:39Letta n.563 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Bellissima tutta la scrittura ma nostalgicamente triste la chiusa..
Maria Luisa Bandiera 
05/09/2024 - 18:53 --------------------------------------
Bellissima scrittura, con una chiusa che stringe il cuore. Gran contenuto, bella prosa...poi quando leggo di Chioggia e Sottomarina mi si allarga il cuore. Quelli sono i luoghi marini della mia infanzia...lì ho imparato i segreti del mare, i giochi, le avventure marina.
Mino Colosio 05/09/2024 - 09:44 --------------------------------------
Inteso come autori, ora, presenti, il commitato si sciolse.
Margherita Pisano 04/09/2024 - 20:25 --------------------------------------
Una carezza questa scrittura, mi ha riportato nel passato, con tanta emozione, ricordo quando Adriano mi comunico che facevo parte del commitato di redazione di Oggi scrivo, con altri autori del sito, qualcuno non c'è più, ma i piu fedeli ci sono ancora, io e L.
Mi hai riportato in un tempo beato con questo racconto.
Mi hai riportato in un tempo beato con questo racconto.
Margherita Pisano 04/09/2024 - 20:23 --------------------------------------
Mi parlarono di te, mi parlarono di voi, tra vigne, boschi, spazi aperti e accoglienti come il mare, a inseguire spicchi di parole,
a volare in mezzo al vento, e cantare sulle pagine con la
musica vibrante, è bello poter dire...e mi parlarono di te, lo sentii come si sente quando il sonno tarda a venire. Molto bella, molto molto!! 
a volare in mezzo al vento, e cantare sulle pagine con la
musica vibrante, è bello poter dire...e mi parlarono di te, lo sentii come si sente quando il sonno tarda a venire. Molto bella, molto molto!!
Anna Cenni 04/09/2024 - 17:42 --------------------------------------
Ne sono onorato...
Mirko D. Mastro 04/09/2024 - 16:51 --------------------------------------
Anche adesso che mangio solo...mi si stringe il cuore! Una chiusa degna d'encomio!
Maria Carla Pellegrini 04/09/2024 - 16:27 --------------------------------------
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