Alla fine d’una insolita giornata
il cielo si stemperò nel mare
con tutto il suo grigiore
com’è l’asfalto liso
nella monotonia dell’andirivieni.
il cielo si stemperò nel mare
con tutto il suo grigiore
com’è l’asfalto liso
nella monotonia dell’andirivieni.
Sicché mi chiederai
se anche l’umor mio
il cuore
l’anima
fossero commiste al bigio.
E invece no.
Un senso di creanza imponderata
mi compenetrò:
se l’astro al mar nega il fasto,
osservai,
meno afflitto appare il giunco
flesso pel gravame e pel dolor
che a lui il mondo arreca…
Opera scritta il 18/02/2025 - 18:44Letta n.277 volte.
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Commenti
Tutto a volte si nasconde nell'impenetrabile ragione, vivendo come se nulla ci sfiora, come se nulla potesse farci male e si vive, pensando solo, mentre si sogna ad occhi aperti, nel vuoto che ci sommerge. Anche io ho vissuto momenti in cui mi sono sentita così, immersa in un mare di pensieri e di sogni, cercando di proteggermi dalle ferite del mondo. Profonda e molto sentita. Un caro saluto
MARIA ANGELA CAROSIA
20/02/2025 - 20:20 --------------------------------------
Poesia a meraviglia espressa! Denota padronanza espressiva nei versi. Tutti i miei complimenti e buon tutto.
Paolo Ciraolo
20/02/2025 - 11:10 --------------------------------------
Interessante Francesco...letta con piacere 

Anna Rossi
19/02/2025 - 18:01 --------------------------------------
Piaciuta, un saluto 

Mary L
19/02/2025 - 15:20 --------------------------------------
FRANCESCO....Quando le giornate ci appaiono tristi e bigie non è detto
che tutto vada a rotoli c'è sempre qualcosa in cui sperare. Ciao

che tutto vada a rotoli c'è sempre qualcosa in cui sperare. Ciao

mirella narducci
19/02/2025 - 12:10 --------------------------------------
Piaciuta e apprezzata 

Maria Luisa Bandiera
19/02/2025 - 07:51 --------------------------------------
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