Dal mio attico aggettante
guardo il mondo dell’intrigo
dove l’ego assai mutante
mi sorregge in ciò che dico:
guardo il mondo dell’intrigo
dove l’ego assai mutante
mi sorregge in ciò che dico:
siamo nati con la clava
per la somma del destino
tra gli addendi non ci stava 
di sgambare col bottino.
Notte e giorno fomentati
dal valore del valsènte
cuori e menti abbacinati
ma non ce ne frega niente.
Hanno ucciso la virtù
con i fatti e gli antefatti
quel che è giusto non c’è più
lo avvalorano i misfatti.
 Opera scritta il 12/06/2025 - 09:34
Opera scritta il 12/06/2025 - 09:34Letta n.206 volte.
                        			
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Commenti
Vero, si ricomincia da capo. Se ne parla troppo e poi, non si sa come finirà. Trovo che sia molto profondo. Complimenti. 

 MARIA ANGELA CAROSIA
MARIA ANGELA CAROSIA   12/06/2025 - 14:56
 12/06/2025 - 14:56 --------------------------------------
  
            
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