con tutta la sua aria in mano
incontinendo folla e follia pura
sui visi tutti uguali
forse di orde mongole
a dipanare grigie dagli ascensori
in fiumi di riunioni fiume
sognando le Maldive sul desktop
ma forse qualcosa resta
magari al tradimento di una password
scampata all’incosciente smania
dell’attesa che qualcosa riaffiori,
che il gracidio dei fax al nuovo
giorno colmi ogni relax di trend
quel tanto che ci si ritrovi reset
al tempo, e poi di nuovo ad acquisire
priorità di decimali e rischi
sui clivi che han già toccato il fondo
e scorrono di slide in slide
come lacrime appese al vetro
di chissà quale cielo sotto milano,
quasi a scandire ancora un dito-clic
nell’ora pantana del mouse,
dei badge, del frascheggiar screensaver,
e l’e-mail che rapprende nella mano
stretta sul buio non dice altro
che un pianto inconsolato
di faccine gialle in allegato
- la scrissi anni fa (roba vecchia di fax e tappetini mouse) e sembrava prevedere un futuro nerissimo.... coi colori non ci prendo e tendo ad essere di tinta stretta perché questo è un bel nerissimissimissimo
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