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A mia figlia

E ricordo il tuo primo vagito
i tuoi occhi il tuo primo pianto
l’emozione stringeva il mio cuore
erii bella mio piccolo amore


poi pian piano parole a spezzoni
papà mamma mio Dio che emozioni
e la torta del tuo compleanno
coi capricci che tutti un po’ fanno


che ricordo quel tuo vecchio asilo
i tuoi giochi con un ago e col filo
ci dicevi : sai sono una sarta
mentre cucivi un pezzetto di carta


corse il tempo e ben presto fu scuola
lo zainetto quel groppo alla gola
l’emozione poi svanì per incanto
e sedesti felice in quel banco


muoion gli anni e ci lasciano eredi
di emozioni che tocchi e che vedi
sei cresciuta ed io invece invecchio
son felice perché in te mi specchio


sei cresciuta e mi hai detto con vanto
sai papà quel lui m’ama tanto
poi la chiesa gli amici i parenti
le risate di gioia ed i pianti


sei cresciuta e vestita di bianco
sei una stella per me sei da incanto
suona dolce L’Ave Maria
t’ho cresciuta ed adesso vai via


sii felice mia dolce Antonella
non e’ un sogno la vita ma e’ bella.



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Poesia scritta il 15/03/2023 - 10:23
Da andrea sergi
Letta n.455 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Grazie marina,saluti

andrea sergi 30/03/2023 - 07:55

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Dolcissima dedica al gioiello più prezioso che la vita possa donare...
Complimenti!

Marina Assanti 29/03/2023 - 18:17

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Bella dedica

Mary L 15/03/2023 - 22:31

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I figli sono l'orgoglio dei genitori. Il mio elogio.

Maria Luisa Bandiera 15/03/2023 - 15:08

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