Mi chiedo spesso se il dirsi poeta
consenta ogni licenza nello stile;
per carità, sembrar non voglio ostile,
ma sono della lingua grande esteta.
consenta ogni licenza nello stile;
per carità, sembrar non voglio ostile,
ma sono della lingua grande esteta.
Vorrei pensar soltanto positivo,
solo refusi e un po’ di distrazione,
ma quando c’è, d’error, reiterazione,
diventa il mio pensiero più cattivo.
Costrutti problematici e parziali,
l’acca che spesso manca al verbo avere,
accenti messi là, quasi per caso,
mi fan proprio saltar la mosca al naso.
Poetiche licenze? Per piacere!
Certi poeti perdono le ali…
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Da Andrea Guidi
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Commenti
Caro Giacomino, siamo sempre a far danni sul web...
Tu sublime affabulatore, io cialtronesco rompiballe.
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Grazie Maria Luisa, sempre attenta a leggermi e commentarmi: fa molto piacere, grazie!
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Caspiterina, che bel sonetto, quanto significato e che rime belle, mai scontate...non le solite cuore amore fiore dolore....ahahahah...5 stelle ![](../smile/saluto.gif)
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Sempre molto attento. ![](../smile/saluto.gif)
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