Carissimo topolino
ti scrivo adesso
che le nostre premure
si son placate.
Quanto attimo
sospeso
il nostro guardarci.
E Tu nell'angolo
sotto lo scaffale
a provare paura
che conosco.
Aver potuto
dir di questa
certo Ti avrei
sollevato la pena
e sicuro giá avresti ripreso
a rosicchiare sereno.
Ma natura
non ha padroni e non lascia lacrime
sulle differenze.
É stata cosa saggia il Tuo fuggire.
É stato amaro
non poterti dire
che mai
Ti avrei fatto del male.
ti scrivo adesso
che le nostre premure
si son placate.
Quanto attimo
sospeso
il nostro guardarci.
E Tu nell'angolo
sotto lo scaffale
a provare paura
che conosco.
Aver potuto
dir di questa
certo Ti avrei
sollevato la pena
e sicuro giá avresti ripreso
a rosicchiare sereno.
Ma natura
non ha padroni e non lascia lacrime
sulle differenze.
É stata cosa saggia il Tuo fuggire.
É stato amaro
non poterti dire
che mai
Ti avrei fatto del male.
Poesia scritta il 27/11/2023 - 21:00
Letta n.768 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Bella e dolce
Mary L 28/11/2023 - 21:39
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Concordo pienamente, tanto dolce, quanto carina
MARIA ANGELA CAROSIA 28/11/2023 - 19:57
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Tanto dolce quanto carina.
Maria Luisa Bandiera 28/11/2023 - 07:17
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