Letizia che non v'è d'oltralpe
Col ferver suo lento
al fuoco del cucinino
il lesso, esco fuor nel
mentre per commissioni
non prima d'averlo di
sotto le cipolle sospinto
a sobbollir, col dito.
Mi va di tagliar per
viottoli e alla turista nelle
francesine sulle punte
ammicco, ella sorride.
Con un cappello di pane
sotto il braccio a tozzetti
rientro a casa, ch'è finito.
Nel fervere suo ultimo del
lesso, sulle maioliche da
seduto dò acqua nel bidet
al pinetto, che farà Natale.
Di fuori è grigio, fiocchi
dalla finestra che il
davanzale divien canuto.
al fuoco del cucinino
il lesso, esco fuor nel
mentre per commissioni
non prima d'averlo di
sotto le cipolle sospinto
a sobbollir, col dito.
Mi va di tagliar per
viottoli e alla turista nelle
francesine sulle punte
ammicco, ella sorride.
Con un cappello di pane
sotto il braccio a tozzetti
rientro a casa, ch'è finito.
Nel fervere suo ultimo del
lesso, sulle maioliche da
seduto dò acqua nel bidet
al pinetto, che farà Natale.
Di fuori è grigio, fiocchi
dalla finestra che il
davanzale divien canuto.
(da A MastroPoeta, cònsono)
Poesia scritta il 13/12/2024 - 06:03
Letta n.56 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
...appannati
Sorry
Sorry
laisa azzurra 15/12/2024 - 15:33
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...ecco, quella stessa immagine di vetri appartiene e cuori disegnati
laisa azzurra 15/12/2024 - 15:31
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Bella, con una chiusa veramente da mastro poeta.
Mino Colosio 14/12/2024 - 09:17
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Deliziosa, mi par che lo scritto avanzi con le gambe dritte a passo di danza. Il pane già finito, una scena che mi ricorda amici miei, ormai lontani.
Bella veramente, una poesia che par sorrida! Complimenti miei...tanti.
Bella veramente, una poesia che par sorrida! Complimenti miei...tanti.
Anna Cenni 13/12/2024 - 12:32
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