Dicembre
e il bianco respiro
del bosco cammina basso
tra gelidi rami
dove spuntano bacche
come occhi neri
che han perso le pupille.
É questo il tempo
scandito
dalla
comparsa del merlo che
muove rami di gelso dove il verde non ferma
più l'orizzonte.
Interroga l'intorno
e nelle pause cerca risposta
nel silenzio di un velo di brina
che del custodir germoglio
nulla scopre.
e il bianco respiro
del bosco cammina basso
tra gelidi rami
dove spuntano bacche
come occhi neri
che han perso le pupille.
É questo il tempo
scandito
dalla
comparsa del merlo che
muove rami di gelso dove il verde non ferma
più l'orizzonte.
Interroga l'intorno
e nelle pause cerca risposta
nel silenzio di un velo di brina
che del custodir germoglio
nulla scopre.
Più leggero il pettirosso
non cura l'attimo
tanto é intento
a colorare ciocche arse
di rosmarino.
Non trova risposte ma col verso
un
poco stiepidisce l'aria e ruba uno
sguardo all'amico vicino.
La ferita che tu hai nel becco
io la porto sopra
il cuore.
Poesia scritta il 30/12/2024 - 13:45
Letta n.47 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Bellissima
Barbara Lai 01/01/2025 - 20:41
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Piaciuta molto la chiusa.
Maria Luisa Bandiera 31/12/2024 - 07:41
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