POESIA

Turchese come
colore di sfondo
si adagiava su
nidi di rovi
intrecciati,
capovolse la sua
esistenza l'occhio
umido che urtò
un vetro appannato.
Pesava quel giorno
il cielo come
pioggia battente
sui muri,
pallide ali
pronte al volo
sussurravano
un canto sommesso,
si alzarono poi
come idee
folgorate da
luci di stelle
e l'aria era
strana odorava
di mille promesse,
notte oscura
eppure una
fiamma che ardeva
bruciava sulla
piccola mano.
La vetrina si fece
di acqua e un
varco si aprì
liberando
i fringuelli.

Poesia scritta il 02/01/2025 - 13:47

Da Anna Cenni

Letta n.117 volte.

MariaLuisa grazie tante e di cuore!!

Anna Cenni 03/01/2025 - 12:27

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Con l'aria che odorava di mille promesse si snoda una bellissima lirica.

Maria Luisa Bandiera 03/01/2025 - 08:06

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grazie di cuore per i vostri originali e creativi commenti, Francesco e Mirko!

Anna Cenni 02/01/2025 - 19:38

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"Tu apri il tuo armadio e scegli, non lo so, quel maglioncino azzurro infeltrito per esempio... perché vuoi gridare al mondo che ti prendi troppo sul serio per curarti di cosa ti metti addosso; ma quello che non sai è che quel maglioncino non è semplicemente azzurro, non è ceruleo, non è lapis. È effettivamente turchese"
(Il diavolo veste Prada)

Mirko D. Mastro 02/01/2025 - 19:06

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Poe che induce a mille sensazioni che si liberano nell'aria come fringuelli anche nelle notti scure, perchè, volendo, c'è sempe una luce che illumina, basta saperla cogliere. Molto apprezzata, ciao

Francesco Scolaro 02/01/2025 - 14:49

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