RACCONTO

Avrei potuto far terminare questa delicata storia, delicata come il sentimento che stava nascendo tra Emanuele e Giulia o come i mughetti, con le passeggiate felici dei due ragazzi in bicicletta. Con un casolare sulle colline romagnole e magari un cane.
Ma sono io l'autore, e così vi dirò come invece è andata...
A Giulia venne fatta un'allettante proposta di lavoro in un qualche paese della Valconca, Emanuele non era ancora in condizioni di essere dimesso. Un mattino di quasi primavera sul presto si salutarono e promisero l'una all'altro che le visite sarebbero state frequenti, almeno una al mese. Lui, promise di crederle.

Iniziava a scendere la prima neve sui mughetti, di Giulia gli restava una fotografia di loro in giardino un po' sbiadita fatta con la usa e getta.
Senza che nessuno badasse a lui, Emanuele prese a mangiare i boccioli lasciandosi cadere sulla coltre bianca che tre piani più sotto lasciava intravedere la loro panchina.

(da Attimi di prosa)

Racconto scritto il 10/01/2025 - 06:01

Da Mirko D. Mastro

Letta n.36 volte.

Ad un certo punto, sembra che L'Autore voglia uscire dal racconto romanzato, per calarsi nella cruda realtà, che questa volta non è a lieto fine. Bello, toccante e significativo.

Francesco Scolaro 10/01/2025 - 13:47

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Fredda è la neve e tra gli scuri capelli ora scalda la luna.

Anna Cenni 10/01/2025 - 12:51

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Dolcissimamente romantica pur nel piccolo tocco di malinconia.

Maria Luisa Bandiera 10/01/2025 - 10:16

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