INNO ALL'AMORE
(Si dice)
Alla corte del Re Giorgio,
si dice che tutti celebrino la guerra,
come un atto vitale di fede,
che oscura le tenebre profonde.
Si racconta che non spendano il loro oro,
ma in azioni di pace e compassione,
che non mandino i loro figli lontano,
ma li stringano forte, al sicuro, nelle tane.
Si narra che le madri sagge, con occhi colmi d’amore,
sussurrino ai figli: "Resta, caro cuore,
canta la gioia, vivi con ardore,
non cedere all’appello della discordia."
Si dice che cantino con note dolci e soavi,
la vita che fiorisce in ogni abbraccio,
la speranza che cresce, il sogno che vive,
nell’amore sincero, eterno e vero.
Si racconta che i giovani di oggi, forti e liberi,
declamino con voce chiara:
"Libertà ed eguaglianza, sempre con amore,
oggi, domani e per l’eternità."
Si dice che viva l’amore, loro luce e guida,
sovrana delle anime e del cuore,
la vera vittoria, l’unica gloria d’amore,
che mai potrà svanire o morire.
RIFLESSIONE: La storia, con le sue lezioni dolorose, dovrebbe guidarci verso un futuro di pace, eppure è facile cadere nel silenzio. La poesia e l’arte hanno il potere di mantenere viva la memoria, di dar voce a chi non può più parlare, e di sfidare l’indifferenza.@rmine

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