Quei suoni assurdi tra le mura
come avvoltoi,
di tenebra,
rapiscono i nostri volti.
come avvoltoi,
di tenebra,
rapiscono i nostri volti.
Le menti sono annebbiate
dai pochi passi
fatti all’ombra delle rose,
questi sono tempi di metallo
e di un corpo svestito di fiori.
Le croci lasciate a marcire
per ignoranza e paura,
nessuno mai salirà di nuovo
sul trono che si specchia
dove inizia e finisce
un sole interiore.
Sempre sarà guerra
nel silenzio di questi giorni,
e nessuno alzerà più il velo
alla fanciulla incoronata
con le spine della conoscenza,
tranne chi in questa guerra
lucida la propria pietra.
Poesia scritta il 25/12/2014 - 19:45
Letta n.1242 volte.
Voto: | su 7 votanti |
Commenti
Anche a te Chiara
Lorenzo Arcaleni 29/12/2014 - 10:48
--------------------------------------
Dolorosa e tristissima... le guerre sono una delle cose più atroci che possano esistere! Buona giornata,
Chiara B. 29/12/2014 - 10:19
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.