Ero fuori
la mia casa era molto distante
e ogni calice pieno
mi esiliava sempre di più.
Capovolta la realtà
ci vidi più chiaro
e un essere nuovo nacque
votato al cielo
amico di ogni essere.
Versavo pianto
sui passi degli smarriti
attaccato dai sordi d'animo
e da velenosi rigidi cuori
che non apprendevano la luce.
Sono Francesco e parlo d'amore
banchetto con gli animali
e abbraccio i meno abbienti
in modo ch'io possa vedere
il fulgore di Dio
anche adesso che cieco e stanco
mi assopisco tra le preghiere
erette con nuove parole.
la mia casa era molto distante
e ogni calice pieno
mi esiliava sempre di più.
Capovolta la realtà
ci vidi più chiaro
e un essere nuovo nacque
votato al cielo
amico di ogni essere.
Versavo pianto
sui passi degli smarriti
attaccato dai sordi d'animo
e da velenosi rigidi cuori
che non apprendevano la luce.
Sono Francesco e parlo d'amore
banchetto con gli animali
e abbraccio i meno abbienti
in modo ch'io possa vedere
il fulgore di Dio
anche adesso che cieco e stanco
mi assopisco tra le preghiere
erette con nuove parole.
Poesia scritta il 26/01/2015 - 18:30
Letta n.1203 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Versi che rievocano la forza e la gentilezza di un semplice essere umano che, stravolto dall'intervento divino, mutò l'intera esistenza sua, offrendo ai poveri, doni d'amore e di vera carità cristiana. Letta e votata con piacere !
Arcangelo Galante 25/03/2015 - 11:06
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Molto bello questo tuo omaggio a San Francesco, bravo! Buona giornata,
Chiara B. 30/01/2015 - 11:15
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Bellissima ode al GRANDE SAN FRANCESCO,
le mie lodi infinite,bravissimo
le mie lodi infinite,bravissimo
genoveffa 2 frau 26/01/2015 - 21:24
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STRAORDINARIO OMAGGIO AL POVERELLO DI ASSISI... FELICE SETTIMANA...
Rocco Michele LETTINI 26/01/2015 - 20:23
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