Non doveva no
risalire il pianto
come chiamarti al sole
la luce respingendomi
e tu solo,
con il passo che sai.
risalire il pianto
come chiamarti al sole
la luce respingendomi
e tu solo,
con il passo che sai.
La gonna riempiva d'aria
il salto,
era sentire fiori
un fresco di petali aderire.
Seguire te
dove di scomparso
e subitaneo plesso.
Poesia scritta il 08/03/2015 - 22:25
Letta n.1251 volte.
Voto: | su 9 votanti |
Commenti
Caro Giancarlo, non è un problema ilvoto! Quando sono arrivata qua ho detto subito che non mi interessava.Mi pare evidente che faccio una poesia diversa dalla maggior parte. Non mi interessa la rima, non mi interessa la parola assurdamente compiaciuta, o le cose scritte una sotto l'altra, credendo che si tratti di versi. Per cui va benissimo così.Ho letto cose orribili che hanno meritato " molto buono". Per cui mi va benissimo passare quasi inosservata, ma apprezzata da pochi. Grazie a te e a quei pochi che sembrano stimare quello che scrivo. Baci
mariateresa morry 09/03/2015 - 17:38
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Il mio voto è eccellente, spiace moltissimo per questi discreti ingiustificabili e di alcun valore!
Giancarlo Gravili 09/03/2015 - 16:20
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Intense e forti emozioni donano questi tuoi versi!
Giancarlo Gravili 09/03/2015 - 10:32
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