Sentirsi tristi e soli
come un vagone
di un treno deragliato
messo da parte
su un binario morto
come un vagone
di un treno deragliato
messo da parte
su un binario morto
da molto tempo
-forse troppo-
abbandonati a se stessi,
esposti alle intemperie
delle stagioni
ospitando di notte
i sogni infranti
-vagabondi senza tetto
e senza meta-
consolati da una luna giocherellona
menestrella di fiabe d'amore.
Tentare 
un accenno di ribellione
gridare basta e voler ricominciare
armarsi di volontà
e provare a saldare
gli squarci dolorosi
del vissuto
con la fiamma ossidrica
del volersi bene,
amandosi quel poco che basta
per pitturare di verde speranza
le rugginose pareti,
credendo ciecamente
d'esser prima o poi
riaggiunti alla locomotiva
e proseguire il viaggio
nel mistero chiamato vita.
Poesia scritta il 31/03/2015 - 07:11Letta n.1551 volte.
                        			
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Commenti
Molto piaciuta ciao Loretta complimenti, dolce notte.
Maria Cimino  
 31/03/2015 - 22:36 --------------------------------------
Complimenti. Aspra a tratti, intensissima, e molto dolce. Piaciuta tantissimo! 

Francesco Mereu  
 31/03/2015 - 21:07 --------------------------------------
Tra le tue più belle Lor. Bellissima e significativa. La chiusa è fantastica.
Mitica Lor!
  
  
  
  
  
  
  
Mitica Lor!
  
  
  
  
  
  
  
Paola Collura  
 31/03/2015 - 18:19 --------------------------------------
Straordinari versi per sottolineare le avversità della vita dei meno fortunati,
la vita è come un treno,tante vite,tante storie ci salgono,un grande mistero comprenderla del tutto,mi hai commosso Loretta,un abbraccio,
  
  
  
  
  
  
la vita è come un treno,tante vite,tante storie ci salgono,un grande mistero comprenderla del tutto,mi hai commosso Loretta,un abbraccio,
  
  
  
  
  
  
genoveffa 2 frau  
 31/03/2015 - 18:15 --------------------------------------
Molto profonda, emozionante.
Un abbraccio grande. Ciao...
Un abbraccio grande. Ciao...

Gio Vigi  
 31/03/2015 - 17:20 --------------------------------------
Il pensiero va agli emarginati, ai vagoni fuori uso che invecchiano e arruginiscono sui binari morti.
Credo che nel testo ci sia anche un qualche riferimento ad una fase autobiografica che produce sofferenza, come uno stacco non voluto dalla forza motrice della vita.
Ciao Loretta, Buona Pasqua!
Aurelio
Credo che nel testo ci sia anche un qualche riferimento ad una fase autobiografica che produce sofferenza, come uno stacco non voluto dalla forza motrice della vita.
Ciao Loretta, Buona Pasqua!
Aurelio
Aurelio Zucchi  
 31/03/2015 - 17:11 --------------------------------------
Che bellissime emozioni regala questa tua poesia!!!!!!
Magici versi per l'animo!!!!!
Bravissima!!!!!!
Magici versi per l'animo!!!!!
Bravissima!!!!!!
Giancarlo Gravili  
 31/03/2015 - 12:42 --------------------------------------
Ma se tu sei una di quelli littorine
tanto simpatiche e decisamente carine,
che sfrecciano in questa nostra stazione
e ci ragala simpatia e grande emozione.
tanto simpatiche e decisamente carine,
che sfrecciano in questa nostra stazione
e ci ragala simpatia e grande emozione.
Auro Lezzi  
 31/03/2015 - 10:57 --------------------------------------
La speranza , sempre ultima a morire ci tiene in vita. L'amore alimenta la speranza e forse quel vagone troverà la sua locomotiva. Bella immagine la tua.  
  
  
  
  
luciano rosario capaldo  
 31/03/2015 - 10:42 --------------------------------------
Son salito nel treno della vita dei tuoi considerevoli versi... Immensa Lory 
  
  
  
  
  
  
  
  
Rocco Michele LETTINI  
 31/03/2015 - 10:38 --------------------------------------
Dal nulla al tutto con la speranza.Che3 fossi grande lo si sapeva stai scalando,ora,la vetta dei "più" grandi !Ciao
Nino Curatola  
 31/03/2015 - 10:25 --------------------------------------
  
            
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