Candido celeste viso
Se adesso io avessi un cuore tanto immane da potere
allungare il mio dito diafano verso di te
e così raccogliere anche soltanto una goccia
della tua luce
Sarei in pace con il mondo tutto
Ci chiedevamo allora
– tra la meraviglia e il dolore – perché
Dio giocasse con l’universo
Come mai fosse toccato proprio al cielo
osservare una terra in tumulto
Perché proprio all’oceano
imperituro e immenso
il destino di durare e vedere morire i propri figli
E alle accorate domande
un silenzio sconfinato la nostra risposta
Un’anima che si contentava
del proprio infimo mistero
Se adesso io avessi un cuore tanto immane da potere
allungare il mio dito diafano verso di te
e così raccogliere anche soltanto una goccia
della tua luce
Sarei in pace con il mondo tutto
Ci chiedevamo allora
– tra la meraviglia e il dolore – perché
Dio giocasse con l’universo
Come mai fosse toccato proprio al cielo
osservare una terra in tumulto
Perché proprio all’oceano
imperituro e immenso
il destino di durare e vedere morire i propri figli
E alle accorate domande
un silenzio sconfinato la nostra risposta
Un’anima che si contentava
del proprio infimo mistero
Poesia scritta il 31/03/2015 - 12:45
Letta n.1036 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Intensa e significativa,
complimenti
complimenti
genoveffa 2 frau 31/03/2015 - 17:26
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Solo un amore eroico sa donare libertà e pagarla a carissimo prezzo! Ma della vera, definitiva libertà ci vuole in attesa perché più non produca anche dolore, ma solo gioia e per sempre!
Vera
Vera
Vera Lezzi 31/03/2015 - 13:35
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Molto bella, poesia che accarezza il cuore. Ciaooo
Fabio Garbellini 31/03/2015 - 12:54
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