Queste scosse sotto i piedi,
il tremolio del prato,
lo sconfinato cielo in cui perdersi.
il tremolio del prato,
lo sconfinato cielo in cui perdersi.
Ah, i segni sulle pareti scolorite
che macchiano il mondo
di un nuovo infinito colore.
Un rossore scarlatto occupa le barche
ormeggiate sui ricordi
di una bambina bendata e sorridente.
I tramonti diventano pezzi di pane,
delle rive salate su cui
placidamente
si riversano i bambini.
Eppure ad ogni gradino
c’è un infinito battito
di un vuoto mai assaporato,
di cui nemmeno gli anziani
ne conoscono il segreto.
Ma non tutti i sogni
sono svaniti con noi.
Questa è una speranza trafitta
di rinascere nell'eternità,
è il solido bastone
per chi invano cresce.
Poesia scritta il 10/07/2015 - 20:08
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