Traghettai l'uscio
con il suo dolce peso
occupando la stanza tersa
colma di fresco profumo
con il suo dolce peso
occupando la stanza tersa
colma di fresco profumo
Bianco su bianco
il giaciglio si confuse
e nel lasciar cadere i veli
cortese il desio soffiava
Mi divorava la tua pelle
sconvolgendo le vene
giù nel temporale
tra lusinghe d'angelo
sotto un nubifragio di stelle
nei tuoi occhi, mi persi
fino a che, la luna si colorò
dedicandoti un sorriso
Poesia scritta il 06/10/2015 - 18:11
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Commenti
Bellissima ode all'amata, i miei complimenti. Ciaooo
Fabio Garbellini 07/10/2015 - 06:48
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