IL GIORNO DEI MORTI
Giorno dei morti
Ma quale festa?!
Non ci vuole un giorno particolare
Per ricordare
Ma quale festa?!
Non ci vuole un giorno particolare
Per ricordare
Ora al cimitero comincia il teatro
Squallidi attori che s'incontrano e ridono
Come fosse una farsa
Stupide comari
Pronte a spettegolare
Sui fiori piu belli
O sulla cappella piu ricca
Come fosse una chicca.
Osservo la scena disgustato
Del dolore di ognuno mi chiedo
cosa ne e' stato
Esco dal cimitero e sono schifato
Mi domando se sono io quello sbagliato
Tornero'un altro giorno
Nella quiete e nel silenzio
Quando sara finito questo scempio
Giorno dei morti
Nessuna festa
Meglio un silenzio composto
Per ricordare
Quelli che ora non possiamo piu amare
Poesia scritta il 26/10/2015 - 12:18
Letta n.1202 volte.
Voto: | su 7 votanti |
Commenti
Ciao Caro..condivido a pieno la tua poesia..
Maria Cimino 26/10/2015 - 19:07
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Mia madre diceva: "Il 2 novembre la gente va al cimitero per incontrare i vivi, non i morti". In questi giorni, infatti, è il luogo dove si può fare davvero salotto.
Questa poesia, ben scritta e pervasa di malinconica ironia, è una buona occasione per meditare.
Questa poesia, ben scritta e pervasa di malinconica ironia, è una buona occasione per meditare.
Giuseppe Novellino 26/10/2015 - 18:41
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Condivido il tuo pensiero, Mauro. Le persone care che non ci sono più, vanno ricordate ogni giorno, non in una data "stabilita". Buona serata,
Chiara B. 26/10/2015 - 18:10
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Poesia che può apparire dura, ma comprendo benissimo il significato, bravo. Ciaooo
Fabio Garbellini 26/10/2015 - 16:09
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