In quell’ora immensa,
spietatamente assolata
mormorata in lento pesante vento
a mezzo di quel giorno d’agosto,
svaporò all’improvviso d’ogni terrena energia
l’anima mia,
d’ardente estasi stordita
in immaginate,
abbagliate raggere angeliche.
spietatamente assolata
mormorata in lento pesante vento
a mezzo di quel giorno d’agosto,
svaporò all’improvviso d’ogni terrena energia
l’anima mia,
d’ardente estasi stordita
in immaginate,
abbagliate raggere angeliche.
Poesia scritta il 12/11/2015 - 16:40
Letta n.1075 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Versi vibranti, emozionanti, delicatissimi.
Ugo Mastrogiovanni 16/11/2015 - 12:06
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Letta tutta d'un fiato.. da recitare.. molto piaciuta
Francesco Gentile 13/11/2015 - 13:02
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Molto bella, incisiva e intensa. Ciao
Sabry L. 13/11/2015 - 06:15
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Un'ora tutta da ricordare questa tua caro..ah però.....bravo Alberto complimenti... un'ora davvero intensa...oltre che immensa....Ciao caro..
Maria Cimino 12/11/2015 - 19:25
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