una tempesta
Silenzio,non gracida piu la verde ranocchia nel suo stagno,
un lieve ma gelido vento ricoglie piccole foglie,e le invola in
alto chissa’ dove spargendole come vuole.
Non cinguetta piu il passerotto rifuggiatosi nel cavo tronco
Attendende e nutre il pulcin che questa tempesta si quieti.
Fischia tra i rami rotti,percuote i salici,
tormenta i roseti,con grandine e sferze violente
Corre il cocchio d’eolo in ciel e comanda i suoi
Stalloni d’aria di sfogar tutta la forza ,che a lui aggrada.
Rientra veloce il naviglio quando il brontolio si fa cupo
E le onde livide sembran mangiar il ,legno.
Sta al calduccio un fanciullo nel suo letto
Mentre fuori imperversa la tempesta e lo culla
Il calor piu bello,l’amor materno.
Mi sovvien la tempesta che sovente gli
Animi molesta!
Chi per passion perde il ben dell’intelletto
Si getta in balia del talento
Chi per amor si dispera,odia la sera
Per non poter veder la sua bella,
o amari morsi d’odio che il cor concupisce
per vendetta,desidera sfogar le sue ire.
Amara tempesta dell’animo quando
Lucifero il gran demone spinge
Un padre a spegner la vita del figlio.
Pur si piange se il figlio brama la morte della madre!
Tempesta ,tempesta della terra ,
o degli animi deboli che non trovan meta
ma sempre van vagando a cercar il lor riparo.
Ecco i venti si fan men severi,la pioggia meno greve
Esce di nuovo a giocar la fanciulletta nel suo
Orto,torna al suo ontoso canto il gallo
Al finir della tormenta,e si rischiara
L’aere fosca di brina.
Cosi come il sol scioglie
Le gonfie nubi,
il ben che il mondo governa
sciolga i cuor di chi
al suo dominio,si nega
un lieve ma gelido vento ricoglie piccole foglie,e le invola in
alto chissa’ dove spargendole come vuole.
Non cinguetta piu il passerotto rifuggiatosi nel cavo tronco
Attendende e nutre il pulcin che questa tempesta si quieti.
Fischia tra i rami rotti,percuote i salici,
tormenta i roseti,con grandine e sferze violente
Corre il cocchio d’eolo in ciel e comanda i suoi
Stalloni d’aria di sfogar tutta la forza ,che a lui aggrada.
Rientra veloce il naviglio quando il brontolio si fa cupo
E le onde livide sembran mangiar il ,legno.
Sta al calduccio un fanciullo nel suo letto
Mentre fuori imperversa la tempesta e lo culla
Il calor piu bello,l’amor materno.
Mi sovvien la tempesta che sovente gli
Animi molesta!
Chi per passion perde il ben dell’intelletto
Si getta in balia del talento
Chi per amor si dispera,odia la sera
Per non poter veder la sua bella,
o amari morsi d’odio che il cor concupisce
per vendetta,desidera sfogar le sue ire.
Amara tempesta dell’animo quando
Lucifero il gran demone spinge
Un padre a spegner la vita del figlio.
Pur si piange se il figlio brama la morte della madre!
Tempesta ,tempesta della terra ,
o degli animi deboli che non trovan meta
ma sempre van vagando a cercar il lor riparo.
Ecco i venti si fan men severi,la pioggia meno greve
Esce di nuovo a giocar la fanciulletta nel suo
Orto,torna al suo ontoso canto il gallo
Al finir della tormenta,e si rischiara
L’aere fosca di brina.
Cosi come il sol scioglie
Le gonfie nubi,
il ben che il mondo governa
sciolga i cuor di chi
al suo dominio,si nega
corrado cioci

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Commenti
Una sentita quanto espressiva sequela forgiata con maestria. Lieta giornata...
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