La città appena sveglia,
l'ultima luce a fatica
si ribella allo spegnimento
illuminando ancora la strada
che diventa palcoscenico
del silenzio
e della solitudine.
La vacuità della nebbia
riempie il vuoto delle piazze,
l'aroma del caffè
quello dei nostri cuori.
è mattina,
inverno,
stagione degli addii.
l'ultima luce a fatica
si ribella allo spegnimento
illuminando ancora la strada
che diventa palcoscenico
del silenzio
e della solitudine.
La vacuità della nebbia
riempie il vuoto delle piazze,
l'aroma del caffè
quello dei nostri cuori.
è mattina,
inverno,
stagione degli addii.
Poesia scritta il 07/04/2016 - 15:28
Letta n.1088 volte.
Voto: | su 4 votanti |
Commenti
Rende benissimo l'atmosfera…bravo*****
Marilla Tramonto 08/04/2016 - 13:49
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Ciao Giuseppe beh non so se l'inverno è la stagione degli addii..ma sta di fatto che tu hai dipinto queste mattine d'inverno con colori..e profumi.. Ciao
Maria Cimino 07/04/2016 - 23:36
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CARINA, ANCHE L'INVERNO HA IL SUO FASCINO
ERMANN SCARPA 07/04/2016 - 20:15
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