La città appena sveglia,
l'ultima luce a fatica
si ribella allo spegnimento
illuminando ancora la strada
che diventa palcoscenico
del silenzio
e della solitudine.
La vacuità della nebbia
riempie il vuoto delle piazze,
l'aroma del caffè
quello dei nostri cuori.
è mattina,
inverno,
stagione degli addii.
l'ultima luce a fatica
si ribella allo spegnimento
illuminando ancora la strada
che diventa palcoscenico
del silenzio
e della solitudine.
La vacuità della nebbia
riempie il vuoto delle piazze,
l'aroma del caffè
quello dei nostri cuori.
è mattina,
inverno,
stagione degli addii.
Poesia scritta il 07/04/2016 - 15:28Letta n.1270 volte.
                        			
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Commenti
Rende benissimo l'atmosfera…bravo*****
Marilla Tramonto  
 08/04/2016 - 13:49 --------------------------------------
Ciao Giuseppe beh non so se l'inverno è la stagione degli addii..ma sta di fatto che tu hai dipinto queste mattine d'inverno con colori..e profumi.. Ciao
Maria Cimino  
 07/04/2016 - 23:36 --------------------------------------
CARINA, ANCHE L'INVERNO HA IL SUO FASCINO 

ERMANN SCARPA  
 07/04/2016 - 20:15 --------------------------------------
  
            
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