Il lasso di tempo
in cui persiste
la nostra presenza
nello spazio
è il dono dell'esserci,
è l'attimo dell'esistenza.
I giorni passano
a prescindere dal movimento,
non c'è soggettività,
ma apparenza ingannevole,
oggettivo è l'aggettivo del tempo.
Fuggire da esso è inutile
mentre l'ossessione del ritardo
incombe.
Nessuna visibilità,
solo percezione,
supera i sensi stessi
e ciò che non ha logica
è quello che temiamo di più
perchè nel non senso
la razionalità del controllo
svanisce
nell'oblio dell'ignoto.
in cui persiste
la nostra presenza
nello spazio
è il dono dell'esserci,
è l'attimo dell'esistenza.
I giorni passano
a prescindere dal movimento,
non c'è soggettività,
ma apparenza ingannevole,
oggettivo è l'aggettivo del tempo.
Fuggire da esso è inutile
mentre l'ossessione del ritardo
incombe.
Nessuna visibilità,
solo percezione,
supera i sensi stessi
e ciò che non ha logica
è quello che temiamo di più
perchè nel non senso
la razionalità del controllo
svanisce
nell'oblio dell'ignoto.
Poesia scritta il 14/05/2016 - 18:06
Letta n.1140 volte.
Voto: | su 1 votanti |
Commenti
Percezione smisurata della realtà, è un capolavoro!
Giulia Sbattella 16/05/2016 - 21:01
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.