Gli occhi aperti
invocano Morfeo
ma la mente
inquieta è ancora sveglia
necessito qualcosa
ma ancora non so cosa
ne tantomeno perché
sono disteso sul letto
alle fottute cinque del mattino
con il dolce colore del cielo
che entrando dalle persiane
mi prende per il culo
ma sono calmo
immobile
impassibile
e non cerco di dormire
per non forzare le cose
poi con la mano
cerco di toccare il petto
e la mano nel vuoto
sprofonda
ecco
ci sono
questo è ciò che mi manca?
debbo forse colmare questo vuoto?
il problema è che ormai
la mia anima è intossicata
rassegnata
nera
come posso colmare
un vortice vizioso
che dall'interno
fa poltrire il poco
buono che c'è
in me
ed è quasi come se fosse
un ospedale
dove disteso sul lettino
scomodo
ma sopportabile
leggo le notizie sul giornale
scritte da scrittori
pessimi e corrotti
poi alzo lo sguardo e
dalla finestra
vedo un cielo limpido
poi un'aereo passa
e le nuvole coprono l'immenso
calo lo sguardo e a metà
vedo le colline
d'un verde tanto scuro
da surclassare la notte
poi delle formiche
le vedo
le vedo denudare
i saggi tronchi
per poi far apparire
dei grandi massi vuoti
illuminati
schifato
affranto
calo lo sguardo
e scorgo il suo profilo
i suoi lunghi capelli scuri
la vedo
la scruto
la spio
come si fa
con le migliori opere
da lontano
e disteso sul mio lettino
con la finestra da cornice
una flebo di morfina
e riaprirò gli occhi
chiudendo i miei
invocano Morfeo
ma la mente
inquieta è ancora sveglia
necessito qualcosa
ma ancora non so cosa
ne tantomeno perché
sono disteso sul letto
alle fottute cinque del mattino
con il dolce colore del cielo
che entrando dalle persiane
mi prende per il culo
ma sono calmo
immobile
impassibile
e non cerco di dormire
per non forzare le cose
poi con la mano
cerco di toccare il petto
e la mano nel vuoto
sprofonda
ecco
ci sono
questo è ciò che mi manca?
debbo forse colmare questo vuoto?
il problema è che ormai
la mia anima è intossicata
rassegnata
nera
come posso colmare
un vortice vizioso
che dall'interno
fa poltrire il poco
buono che c'è
in me
ed è quasi come se fosse
un ospedale
dove disteso sul lettino
scomodo
ma sopportabile
leggo le notizie sul giornale
scritte da scrittori
pessimi e corrotti
poi alzo lo sguardo e
dalla finestra
vedo un cielo limpido
poi un'aereo passa
e le nuvole coprono l'immenso
calo lo sguardo e a metà
vedo le colline
d'un verde tanto scuro
da surclassare la notte
poi delle formiche
le vedo
le vedo denudare
i saggi tronchi
per poi far apparire
dei grandi massi vuoti
illuminati
schifato
affranto
calo lo sguardo
e scorgo il suo profilo
i suoi lunghi capelli scuri
la vedo
la scruto
la spio
come si fa
con le migliori opere
da lontano
e disteso sul mio lettino
con la finestra da cornice
una flebo di morfina
e riaprirò gli occhi
chiudendo i miei
Poesia scritta il 03/07/2016 - 14:23
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Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Ciao Patrick in ogni tua singola parola,
trovo un forte messaggio.
Davvero particolare questa tua poesia.
Ciao.
trovo un forte messaggio.
Davvero particolare questa tua poesia.
Ciao.
Maria Cimino 03/07/2016 - 23:49
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C'è molta roba sotto questi versi...quindi notevole, o notabile...
Quattro Stagioni 03/07/2016 - 18:07
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Da leggere tutta d'un fiato! Bella particolare
Gianmarco Capitano 03/07/2016 - 17:21
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