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Vecchi,
sempre soli,
abbandonati
da tutti;
nei loro cuori
fragili
e distrutti,
pensano
alla gioventù
che via è andata,
ma come mai
e perchè
non sia
più tornata!
Vecchi,
molto tristi,
anche per
i figli:
non li han
più visti!
Le loro guance
raspose
segnate dal tempo;
una inguaribile
ed infinita malattia:
l'eterna nostalgia!
Seduti a riposare
sulle panchine
dei giardini
ammirano le gesta
di tutti i bambini,
guardano impotenti
i giorni
passargli davanti...
e la loro vita
cantare...
gli ultimi frammenti



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Poesia scritta il 15/07/2016 - 13:43
Da michele stella
Letta n.1129 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Bella e toccante la tua poesia,
ma credimi per fortuna non sempre è così.

Comunque grazie per aver condiviso
con noi il tuo pensiero. Ciao Michele.
a te un'abbraccio.


Maria Cimino 15/07/2016 - 23:17

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malinconica e incisiva

Sildom Minunni 15/07/2016 - 19:51

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malinconica e incisiva

Sildom Minunni 15/07/2016 - 19:51

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leggendo la tua poesia ho rivisto alcuni"nonni" che vivono veramente in condizioni di immane solitudine ma altri che hanno la fortuna di avere gli affetti vicini e almeno così riescono a sentirsi meno soli e tristi.Bella la tua poesia

Anna Rossi 15/07/2016 - 18:56

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*****mammamia che visione triste hai della vecchiaia! Io sono vecchia, ho fatto volontariato in un sindacato per gli anziani, di vecchietti ne ho conosciuti tanti…ma insomma, certo ci sono momenti di malinconia e solitudine…..ma prova ad andare in qualche centro sociale, in qualche bocciofila ecc….e li vedrai rubizzi che giocano e brindano!!!Comunque la poesia è bella *****

Marilla Tramonto 15/07/2016 - 16:48

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In genere le poesie con versi lampo, di una due parole, non sono le mie preferite...ma in questa ci sta. E poi il contenuto è buono davvero...ergo 5*

Gesuino Faedda 15/07/2016 - 14:50

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