Uno spazio di mare
angusto, stretto fra lunghe colline
che cadono nell'acqua.
E una piccola baia
che chiudon di traverso
gli scogli artificiali
come uno stagno.
Quale orizzonte si apre a chi lo guarda?
Dov'è, o mare, la tua libertà?
E l'infinito di cui sei lo specchio?
Ho percorso il bacino,
ho camminato per tutto il paese,
e non sono più stanco
ora che torno.
angusto, stretto fra lunghe colline
che cadono nell'acqua.
E una piccola baia
che chiudon di traverso
gli scogli artificiali
come uno stagno.
Quale orizzonte si apre a chi lo guarda?
Dov'è, o mare, la tua libertà?
E l'infinito di cui sei lo specchio?
Ho percorso il bacino,
ho camminato per tutto il paese,
e non sono più stanco
ora che torno.
Sei rimasta con me,
mi hai seguito tra gli ordini
antichi delle case,
nelle strade al di sotto
dove è scuro più presto,
e la tua ombra diventa
il buio che si estende sulla costa.
Poesia scritta il 30/07/2016 - 11:46
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Commenti
Una nitida cartolina dalla Liguria. Il mio encomio e il mio lieto weekend.
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Rocco Michele LETTINI 30/07/2016 - 14:46
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