Elimino l'intralcio
che si frappone fra me e la felicità.
Non val la pena disturbare,
seguitar nell'offesa
sciupando il mio sole giallo.
Se mi torci le gambe
avrò ali per raggiungere i più alti sogni
che miri al tuo bersaglio
per troncarli sul nascere.
che si frappone fra me e la felicità.
Non val la pena disturbare,
seguitar nell'offesa
sciupando il mio sole giallo.
Se mi torci le gambe
avrò ali per raggiungere i più alti sogni
che miri al tuo bersaglio
per troncarli sul nascere.
Forse non sai che vivo grazie
alla forza audace del mio vital impeto
e la tua provocazione
è inutil sfida,
per te un pugno contro l'aria
ti fa perder l'equilibrio.
Sei caduto in basso,
arrenditi alla sciocca testardaggine
di rovinare l'altrui vita,
giacché hai reso la tua empia ed infernale,
prossima alla fine.
Ti si ritorce il male e pur t'ignoro,
uomo fasullo d'ignobil fattura
d'infimo grado degenere,
creato ad impiccio
per infastidire e arrecar danno,
vivrai per sempre
nel marciume della tua consistenza,
anima nera
impigliata ai rovi di una vita spinosa
che dà frutti amari e avvelena
nel profondo vuoto esistenziale.
Poesia scritta il 11/08/2016 - 18:29
Letta n.1101 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
UN ESAUSTIVO QUANTO ESPLICITO POETAR.
IL MIO ELOGIO E LA MIA LIETA GIORNATA.
*****
IL MIO ELOGIO E LA MIA LIETA GIORNATA.
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Rocco Michele LETTINI 12/08/2016 - 08:51
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mamma mia lo hai reso uno straccio far del male non è mai una vittoria a tuo dire è una vera sconfitta per lui
5* bella e severe le parole
5* bella e severe le parole
POETA DELL'AMORE LUPO DELL'AMI 11/08/2016 - 21:35
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