Questo riso
che ti gorgoglia in gola
io lo mangerei:
come una cannella
nel silenzio bisbigli
sfiorando l’orecchio
con voce un po’ roca
che hai voglia di me
e mi chiedi, sirena,
di andare nel bosco
dove odore di muschio
e di terra bagnata
ci riempia le nari
ci sproni le mani
come fuoco imperioso.
Andiamo, bambina,
e mentre ti cingo alla vita
gorgogliami ancora
che io ti beva la bocca
fino a scenderti in gola;
e mentre ti spoglio
e ti guardo serena,
gli occhi due mondi,
sussultano i seni
inseguendo la voce;
ti poso, farfalla:
distesi sull’erba
nel grande silenzio
io sento ormai solo
la mano che bussa
la porta che apre:
gorgoglia la voce
germogli e m’accogli sirena
rendendomi piena la vita.
26 settembre 03/99
che ti gorgoglia in gola
io lo mangerei:
come una cannella
nel silenzio bisbigli
sfiorando l’orecchio
con voce un po’ roca
che hai voglia di me
e mi chiedi, sirena,
di andare nel bosco
dove odore di muschio
e di terra bagnata
ci riempia le nari
ci sproni le mani
come fuoco imperioso.
Andiamo, bambina,
e mentre ti cingo alla vita
gorgogliami ancora
che io ti beva la bocca
fino a scenderti in gola;
e mentre ti spoglio
e ti guardo serena,
gli occhi due mondi,
sussultano i seni
inseguendo la voce;
ti poso, farfalla:
distesi sull’erba
nel grande silenzio
io sento ormai solo
la mano che bussa
la porta che apre:
gorgoglia la voce
germogli e m’accogli sirena
rendendomi piena la vita.
26 settembre 03/99
Poesia scritta il 02/12/2012 - 18:52
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