Vorrei sferzare 
la tua carne rovente
e scuotere la vita che si cela,
farmi inondare
dal liquido ansimare
del tuo ventre dischiuso,
generoso ostello,
e a lungo sprofondare
nel fondo incendiato
della tua anima inquieta,
che fremeva d'attesa.
la tua carne rovente
e scuotere la vita che si cela,
farmi inondare
dal liquido ansimare
del tuo ventre dischiuso,
generoso ostello,
e a lungo sprofondare
nel fondo incendiato
della tua anima inquieta,
che fremeva d'attesa.
Laggiù singhiozzare 
lacrime di vita
per morire e rinascere
finalmente insieme.
Poesia scritta il 12/12/2012 - 17:12Letta n.1527 volte.
                        			
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Commenti
Grazie Rosaria per la tua decisa approvazione!   

Francesco Patecci  
 14/12/2012 - 09:50 --------------------------------------
Bravo. Molto intensa 

Rosaria Bottigliero  
 13/12/2012 - 21:46 --------------------------------------
Grazie Gabriella, ed il fatto che piaccia a chi l'ha letta è già una grande vittoria.  

Francesco Patecci  
 13/12/2012 - 12:20 --------------------------------------
Spero che tu vinca. Mi piace troppo. 

Gabriella M.  
 13/12/2012 - 11:57 --------------------------------------
Grazie Claretta per i tuoi apprezzamenti e per il commento ancora più lirico dei miei piccoli versi.
Ciao
Ciao

Francesco Patecci  
 13/12/2012 - 11:57 --------------------------------------
il fuoco della passione che incendia l'anima in un pulsare che rigenera vita.bellissima poesia. ciao   

Claretta Frau  
 13/12/2012 - 10:41 --------------------------------------
  
            
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