Faccio i conti con la tua assenza
e il totale è una sommatoria di spazi vuoti
di silenzi calvi
e di labbra assiderate
dall'ignavia di giorni ignorati all'anima
e il totale è una sommatoria di spazi vuoti
di silenzi calvi
e di labbra assiderate
dall'ignavia di giorni ignorati all'anima
se le stelle sono mute
ed i miei passi bagliori inespressi
su sentieri monouso
sento
l'asfissia di lacci stanchi
e lapidi di desideri in cenere
sono le mie labbra
in astinenza d'oblio
e carpe diem
all'ultimo bacio che ti ho dato
in un raptus di amore lieve
in un'orgia di sensi assetati
mentre ora
l' ardore si assopisce
come estate che evapora
sugli aforismi di vana speme
e rattrappiti orgasmi
consumati allo scarso ardore di una mano inusuale.
Fottuto orgoglio
che lo sguardo deride
perché se penso all'amore
mi specchio nella nostalgia dei tuoi occhi.
Poesia scritta il 06/10/2016 - 21:13
Da Enrico Danna
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Commenti
Una bella poesia, introspettiva. Versi molto espressivi che si avvalgono di uno stile moto incisivo - a mio parere -e sanno andare oltre un decanto puro e semplice di un sentimento nostalgico. La chiusa ne è la sintesi, per carisma letterario e poetico..
Francesco Gentile 07/10/2016 - 15:38
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gli occhi
l'anima, i sensi
tutti in uno sguardo
l'anima, i sensi
tutti in uno sguardo
laisa azzurra 07/10/2016 - 09:14
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