Anche le pietre piangono.
hanno gli occhi
e dal basso in alto
osservano uomini,
cose e animali
tutti rinchiusi
dentro una gabbia
a forma di sfera.
Parlano le pietre
e raccontano la vita
che conoscono bene,
son come professori di storia
perché la loro solida esistenza
ha superato secoli e millenni
e oggi sono ancora lì
a tramandare al mondo
tutto il loro sapere.
Piangono le pietre
per ciò che han visto
dal luogo della loro dimora,
lì tra la polvere ed il vento,
versano lacrime
per gli esseri umani
che muoiono ed uccidono
per dei pezzi di carta colorati
sembrano bambini capricciosi
che giocano con coriandoli
di pura malvagità
che non servono a nulla,
nemmeno per comprar loro
il paradiso,
oppure piangono e si disperano
per quel liquido
nero e velenoso
che non possono
nemmeno bere
e che non estinguerà mai
la loro sete di avidità.
Muoiono le pietre
si stanno estinguendo
perché c'è chi le calpesta
e disprezza
persone senza più amore
nel cuore,
esseri umani diventati
involucri di amianto,
scorie radioattive,
smog, lussuria,
droga ed alcool,
colmi di ogni immondizia
e nefandezza,
hanno ammassato
il denaro necessario
che servirà solo
per comprare una suite
la più putrida e squallida
nell'albergo
del peggiore inferno,
e lì gli umani
si ricorderanno delle pietre,
proveranno rimorso e tristezza
per quelle solide e forti
testimonianze di vita
che hanno lasciate
estinguersi
senza nemmeno
ascoltarle,
avrebbero imparato molto
dai sassi
per esempio come si vive
dentro questo
universo ingarbugliato
che nessuno ha più amato.
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SERENA SETTIMANA.
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Le pietre sono vive e piangono, per questo nostro mondo ormai quasi spento dalla tanta cattiveria...Bellissima e profonda poesia!
Io credo che se avessimo occhi di pietra, vedremmo come si muovono
le montagne.
Trovo la chiusa molto riflessiva
Ciao caro un abbraccio