La tua immagine ancora
la tua bocca mi colpisce ancora
come una lama leggere
sopra un mare di velluto
ti ho sentito parlare
ho aspettato con trepidazione l'ora in cui ti avrei rivisto
ho immaginato strade mai percorse
paesi inesplorati
ho studiato in te ogni dettaglio della vita
ho osservato la forza di un uomo che sa ridere
che sa guardare il futuro con gli occhi di un bambino
poi l'ultima cena
quella malinconia che rapiva l'attimo
la gioia non era minore
ma già sapeva di essere l'ultima
tu mi hai salutata con semplicità
come se l'ultima volta non fosse l'ultima
non hai caricato il momento di troppa aspettativa
ed era giusto così
ma io sono fatta in un modo strano
illeggibile a tanti.
Ho seguito la tua figura allontanarsi
mentre gli altri già ti avevano perso di vista
e seguitavano a parlare
ti ho seguito sino all'ultimo dettaglio
sinchè gli ostacoli materiali mi hanno oscurato la vista
questa misera vita con i suoi denti nascosti non ha tolto vigore al tuo passo
non ha privato di luce il tuo sorriso e la tua risata
dicesti che il mondo è di chi ride e io adesso rido
rido delle iniquità
delle false speranze
degli invidiosi e dei qualunquisti
rido di te che me lo insegnasti
rido perchè già sapevo che non ti avrei più rivisto
l'unico motivo per cui quella sera non mi alzai da tavola per correrti dietro era per il timore del riso altrui
come vedi esso governa tutto
anche i nostri cuori.
Te ne andasti guardandoti un pò intorno
quasi disorientato dal troppo vivere
i tuoi occhi contengono ancora la lussuria dei tramonti
tu,lo sciagurato giramondo.
la tua bocca mi colpisce ancora
come una lama leggere
sopra un mare di velluto
ti ho sentito parlare
ho aspettato con trepidazione l'ora in cui ti avrei rivisto
ho immaginato strade mai percorse
paesi inesplorati
ho studiato in te ogni dettaglio della vita
ho osservato la forza di un uomo che sa ridere
che sa guardare il futuro con gli occhi di un bambino
poi l'ultima cena
quella malinconia che rapiva l'attimo
la gioia non era minore
ma già sapeva di essere l'ultima
tu mi hai salutata con semplicità
come se l'ultima volta non fosse l'ultima
non hai caricato il momento di troppa aspettativa
ed era giusto così
ma io sono fatta in un modo strano
illeggibile a tanti.
Ho seguito la tua figura allontanarsi
mentre gli altri già ti avevano perso di vista
e seguitavano a parlare
ti ho seguito sino all'ultimo dettaglio
sinchè gli ostacoli materiali mi hanno oscurato la vista
questa misera vita con i suoi denti nascosti non ha tolto vigore al tuo passo
non ha privato di luce il tuo sorriso e la tua risata
dicesti che il mondo è di chi ride e io adesso rido
rido delle iniquità
delle false speranze
degli invidiosi e dei qualunquisti
rido di te che me lo insegnasti
rido perchè già sapevo che non ti avrei più rivisto
l'unico motivo per cui quella sera non mi alzai da tavola per correrti dietro era per il timore del riso altrui
come vedi esso governa tutto
anche i nostri cuori.
Te ne andasti guardandoti un pò intorno
quasi disorientato dal troppo vivere
i tuoi occhi contengono ancora la lussuria dei tramonti
tu,lo sciagurato giramondo.
Poesia scritta il 15/11/2016 - 21:55
Da greta urti
Letta n.1166 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
E' bellissima!
A volte ci sono giramondo che fanno perdere la testa, di più il cuore!!!
Una poesia che lascia traccia è una poesia!
A volte ci sono giramondo che fanno perdere la testa, di più il cuore!!!
Una poesia che lascia traccia è una poesia!
margherita pisano 16/11/2016 - 19:38
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Ma perchè ci si innamora di questi signori "sciagurati"???
Molto bella.
Molto bella.
Mimmi Due 16/11/2016 - 14:28
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Greta
è stupenda
sono senza parole
stupenda
è stupenda
sono senza parole
stupenda
laisa azzurra 16/11/2016 - 13:18
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