Grida silenziose di un gelido corpo
Riempono e percorrono la stanza,
Eterni dolori e eterne sofferenze
Muovono il mio immobile corpo.
Angelo dal candido viso,
Liberami dalle eterne catene
Portami nell'etereo mondo
Distruggi questa carnale prigione.
Come un angelo voglio volare
Volare con il mio candido,
Vuoto e decadente corpo
Voglio abbandonare questa vita.
Le mie urla silenziose
Non sono percepite,
I miei dolori sono ignorati
E le catene mi tengono stretto.
La madre dei morbi mi divora,
Gioca con me e con il mio corpo
O ancestrale demone dammi tregua,
O angelo salvami da questa tortura.
Il filo demoniaco mi tiene appeso
A una vita ormai finita
Incatenato al letto di un ospedale
Attaccato dalla madre dei morbi.
Poesia scritta il 24/11/2016 - 10:05
Da Luca Rinaldi
Letta n.1069 volte.
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Commenti
Dolorosa.Bellissima
paola marsano 24/11/2016 - 20:04
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