Dal ponte
volò un cappello da signora.
L'acqua lo rubò
trascinandolo via.
volò un cappello da signora.
L'acqua lo rubò
trascinandolo via.
Sembrava un prato ondeggiante
con quel vento
che sussurrava.
Una susina
cadde ai miei piedi,
rotolando il suo ultimo respiro
prima di essere schiacciata,
spaccata.
Io amavo il mare
come un pesce ama la sua casa
mentre la luna
sceglie la sua conchiglia
per dormire.
Dal ponte
gettai le mie ossa
ed il mio cuore
che aveva sperato troppo
ma non seppe più
combattere.
Una coperta d'acqua
mi venne a coprire
mentre cercavo un cuscino d'alghe
per appoggiare i miei
pensieri.
Ma il corallo
cantò per me una ninna nanna
ed io cominciai a dormire,
dormire e dormire.
@Gianny Mirra
Poesia scritta il 31/01/2013 - 19:36
Da Gianny Mirra
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