Ero a due passi da te
dal mio destino,
ma tu di me non ti accorgesti
che ero li, a te vicino.
Ero li, a due passi da te,
ero smarrito, mi sentivo sperduto,
ma tu non raccogliesti... la mia richiesta d'aiuto.
Ero li, ti ho cercato fra la gente ,
ero vicino,
ma niente ti è importato;
per sempre te ne andasti
e mi abbandonasti al mio destino.
Ero a due passi da te,
a due passi dal cielo,
ma tu neanche mi vedesti:
eri come se davanti agli occhi, avessi un velo.
Ero li, ad un passo dal Paradiso,
ma tu, ti chiudesti in un silenzio assoluto,
e da quel di, è diventata una maschera... il mio viso,
e la mia vita...un casino!
Eri presa dal tuo ego,
dal tuo vanto,
e non mi considerasti;
tu non sai, quanto per te ho pianto!
Eri per me, l'unica cosa al mondo,
ora sei rimasta ...sola...in questo mondo!
Eri vanitosa, eri orgogliosa:
e per ogni cosa, facevi l'offesa.
Era luglio, poi venne agosto,
ero felice e volevo stare con te, a qualunque costo;
ma tu da me fuggisti,
e mi facesti la festa!
Venne settembre, che ad andare in quei posti di mare,
non invita;
cosi mi ritrovai solo e senza via d'uscita.
Ero li, li, che volevo farla finita,
ma non mi tolsi la vita;
non ero ancora finito, bollito.
Ero li, a due passi da te, dal tuo universo,
ero vicino:
ma poi ti ho perso,
per uno strano scherzo del destino.
Ero li, a due passi da te,
ma a un passo da te, c'era qualcuno;
e io mi sento fortunato, come al mondo nessuno:
perche se io ti ho amato,
anche tu mi amasti, come
Penelope...
amò...Nessuno.
dal mio destino,
ma tu di me non ti accorgesti
che ero li, a te vicino.
Ero li, a due passi da te,
ero smarrito, mi sentivo sperduto,
ma tu non raccogliesti... la mia richiesta d'aiuto.
Ero li, ti ho cercato fra la gente ,
ero vicino,
ma niente ti è importato;
per sempre te ne andasti
e mi abbandonasti al mio destino.
Ero a due passi da te,
a due passi dal cielo,
ma tu neanche mi vedesti:
eri come se davanti agli occhi, avessi un velo.
Ero li, ad un passo dal Paradiso,
ma tu, ti chiudesti in un silenzio assoluto,
e da quel di, è diventata una maschera... il mio viso,
e la mia vita...un casino!
Eri presa dal tuo ego,
dal tuo vanto,
e non mi considerasti;
tu non sai, quanto per te ho pianto!
Eri per me, l'unica cosa al mondo,
ora sei rimasta ...sola...in questo mondo!
Eri vanitosa, eri orgogliosa:
e per ogni cosa, facevi l'offesa.
Era luglio, poi venne agosto,
ero felice e volevo stare con te, a qualunque costo;
ma tu da me fuggisti,
e mi facesti la festa!
Venne settembre, che ad andare in quei posti di mare,
non invita;
cosi mi ritrovai solo e senza via d'uscita.
Ero li, li, che volevo farla finita,
ma non mi tolsi la vita;
non ero ancora finito, bollito.
Ero li, a due passi da te, dal tuo universo,
ero vicino:
ma poi ti ho perso,
per uno strano scherzo del destino.
Ero li, a due passi da te,
ma a un passo da te, c'era qualcuno;
e io mi sento fortunato, come al mondo nessuno:
perche se io ti ho amato,
anche tu mi amasti, come
Penelope...
amò...Nessuno.
Poesia scritta il 05/02/2017 - 22:27
Letta n.1416 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Questa volta sei molto triste e sofferente.... molto diverso dal solito tuo tono... Ma è comunque una bella composizione!
Alessia Torres 06/02/2017 - 16:03
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Il vero amare non viene serrato dal cuore. Un mesto ricordo in eloquenti versi.
Lieto meriggio, Francesco.
*****
Lieto meriggio, Francesco.
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Rocco Michele LETTINI 06/02/2017 - 14:28
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Tristezza d'amore...
Eugenia Toschi 06/02/2017 - 11:48
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...eppure ti è rimasta dentro
laisa azzurra 06/02/2017 - 11:37
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