ho superato forre e attraversato precipizi,
mi sono fatto bagnare dalla pioggia
e scottare da un sole scaltro,
non ho mai alzato la testa
perché sapevo che quella era la cosa giusta da fare.
Mi sono ritrovato in mezzo alle rovine 
di una casa abbandonata
e ho superato delle dune di terra,
ho riposato tra muschi e licheni,
sulla terra appiattita,
per venirti incontro.
Il sole non ancora alto mi ha baciato,
le mie guance ispide ho lavato con acqua di fonte,
sono sempre stato attento a tenere il sole a est,
a tenere il sole a est.
Paradigmatico è stato questo cammino convulso,
questo cercarti in ogni anfratto e dietro ogni roccia,
facendomi scaldare dall’aria del mattino
e lasciandomi tramortire dal freddo della sera.
I miei passi ora sono stanchi,
sotto le conifere trovo refrigerio,
cammino senza più fiato
tenendo sempre il sole a est.
Ho il rammarico di non averti seguita prima
mentre eri china a raccogliere le fragole di bosco,
col tuo vestito sgargiante che ti faceva così slanciata e snella.
E ancora adesso mentre ti cerco mi sembra di non averti mai perduta.
Poesia scritta il 14/05/2017 - 12:44Voto:  |  su 4 votanti  | 
	
  
  
Francesco Scolaro  
 14/05/2017 - 19:52 
J. Charles  
 14/05/2017 - 19:48 
  
genoveffa frau  
 14/05/2017 - 16:36 
Anna Rossi  
 14/05/2017 - 16:35 buona giornata
GIANCARLO   "LUPO" POETA  DELL  
 14/05/2017 - 15:29 
Paolo Ciraolo  
 14/05/2017 - 14:46 
                        


