Tra le sue vie
voglio smarrirmi,
inciampare
in un san pietrino
come inciampo
in una considerazione
nuova di me,
allacciarmi
alle sue contraddizioni
come mi allaccio
ad un pensiero
che mi balena la notte,
Voglio viverla
e voglio conoscerla,
arrampicarmi
su per le salite
a Monti,
perdermi
nei miei passi,
non riconoscerla,
non riconoscermi più,
poi ancorarmi
al sapore
del pane
che viene
da laggiù,
da un forno
del ghetto,
respirare
la tradizione
che vive sopita
e pulsa
nei vicoli
a Trastevere
e seguire
la scia
dell'odore
dei panni
stesi al sole,
gustarla
con la memoria.
Voglio viverla e capirla,
Roma,
come vivo e capisco
me stesso,
un giorno sì ,
l'altro no
e poi ancora
un po' di più,
ricalcare
quelle orme,
quelle di ieri
e quelle di oggi,
tornarci domani,
e scoprire
un nuovo eden
dietro l'angolo,
riconoscere
il respiro
delle sue notti
pulsanti,
di bagordi
giovanili
su al Gianicolo,
o del fragore
nei pleniluni
lungo il Tevere.
voglio smarrirmi,
inciampare
in un san pietrino
come inciampo
in una considerazione
nuova di me,
allacciarmi
alle sue contraddizioni
come mi allaccio
ad un pensiero
che mi balena la notte,
Voglio viverla
e voglio conoscerla,
arrampicarmi
su per le salite
a Monti,
perdermi
nei miei passi,
non riconoscerla,
non riconoscermi più,
poi ancorarmi
al sapore
del pane
che viene
da laggiù,
da un forno
del ghetto,
respirare
la tradizione
che vive sopita
e pulsa
nei vicoli
a Trastevere
e seguire
la scia
dell'odore
dei panni
stesi al sole,
gustarla
con la memoria.
Voglio viverla e capirla,
Roma,
come vivo e capisco
me stesso,
un giorno sì ,
l'altro no
e poi ancora
un po' di più,
ricalcare
quelle orme,
quelle di ieri
e quelle di oggi,
tornarci domani,
e scoprire
un nuovo eden
dietro l'angolo,
riconoscere
il respiro
delle sue notti
pulsanti,
di bagordi
giovanili
su al Gianicolo,
o del fragore
nei pleniluni
lungo il Tevere.
Poesia scritta il 06/07/2017 - 13:57
Da Matih Bobek
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Commenti
La mappa della città eterna come la mappa del nostro cuore: si vorrebbe conoscere la prima come il proprio animo. Davvero bella. Giulio Soro
Giulio Soro 06/07/2017 - 18:08
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MATIH....Io sono di Roma e me ne sono sempre curata. La conosco quasi tutta, ma è talmente grande che qualche angolo pittoresco sfugge...I turisti la conoscono meglio di noi che ci viviamo. L'unica stonatura è l'intenso traffico specialmente nel centro storico. Rimane sempre una bellissima città, se hai notato il suo nome letto al contrario è "Amor" Ciao
mirella narducci 06/07/2017 - 17:05
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E' molto bella questa ode a Roma.
Fa sognare. Io la conosco bene per lavoro, ma purtroppo non la posso assaporare come te che la vivi, perchè mi fermo poco ogni volta. Grazie, mi hai fatto fare un bel viaggio. Ho sentito quei profumi ed ho visto quei pleniluni sul Tevere
Complimenti scrivi sempre belle poesie
Nicol
*****
Fa sognare. Io la conosco bene per lavoro, ma purtroppo non la posso assaporare come te che la vivi, perchè mi fermo poco ogni volta. Grazie, mi hai fatto fare un bel viaggio. Ho sentito quei profumi ed ho visto quei pleniluni sul Tevere
Complimenti scrivi sempre belle poesie
Nicol
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Nicol Marcier 06/07/2017 - 15:00
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già
il fascino di Roma è indiscutibile
peccato che noi romani non ce ne curiamo
il fascino di Roma è indiscutibile
peccato che noi romani non ce ne curiamo
laisa azzurra 06/07/2017 - 14:57
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