mentre io e te stiamo assiepati su di un prato a guardare questo spettacolo,
le stelle ci vengono incontro, ci guidano, ci fanno da padroni
e nella fredda brezza della sera ci portano lontano.
Una bandiera sventolante, uno straccio che garrisce al vento,
un sodalizio dell’ultima ora e una giustapposizione opportuna,
niente di tutto questo giace su quel prato
e reca con sé un lutto che non sappiamo decifrare.
Un ora prima era vita, ora è morta,
ci sono catastrofi che causano migliaia di morti,
poi ci sono le morti dei singoli, che non fanno storia,
che diventano punti luminescenti nella volta stellata.
Ancora un poco, ancora un altro poco,
rimaniamo qui a dirimere le tracce lasciate dalle code in fiamme.
Siamo noi, io e te, ci conosciamo a menadito.
Ora guarda quell’astro che lascia la sua scia in cielo.
Sei stata molto accorta e guardinga a non ferire i sentimenti
dei pochi rimasti, hai avuto tatto e sei arrivata puntualmente.
Ti ringrazieranno per questo e per il tuo inchino un po’ servile.
E ti ringrazierò anch’io, la sera sotto il manto stellato.
Non ci sono molte occasioni rimaste,
conviene affrettarci, a scendere di sotto,
con scarpe leggere e una bibbia a tracolla,
mentre di sopra il sole sta per sorgere, e un altro giorno esce dal suo grembo.
Poesia scritta il 07/07/2017 - 18:01Voto:  |  su 8 votanti  | 
	
Lieto fine settimana.
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Rocco Michele LETTINI  
 08/07/2017 - 16:09 
Giuliana 2 Marinetti 2  
 08/07/2017 - 16:06 
Rosi Rosi  
 08/07/2017 - 12:57 
andrea sergi  
 08/07/2017 - 10:24 
  
  
  
  
genoveffa frau  
 08/07/2017 - 08:22 
Mirko Faes  
 07/07/2017 - 21:54 
  
margherita pisano  
 07/07/2017 - 21:40 Complimenti!
Nicol
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Nicol Marcier  
 07/07/2017 - 20:30 
 comunica tanto sentimento 
  
  
Paolo Ciraolo  
 07/07/2017 - 18:35 
GIANCARLO   "LUPO" POETA  DELL  
 07/07/2017 - 18:27 
                        


